Biologi a lezione di Ecotossicologia Marina. Ha aperto, ufficialmente, i battenti, questa mattina a Napoli, nei laboratori della “Stazione Zoologica Anton Dohrn“, la prima International Summer School on Marine Ecotoxicology (SSME1), l’innovativo percorso di alta formazione organizzato dallo storico istituto di ricerca partenopeo in partenariato con l’Ordine Nazionale dei Biologi.
Il percorso didattico, articolato in 5 giorni (1-5 luglio) – con lectures programmate mattina e pomeriggio fino al giovedì mattina; poi giovedì pomeriggio e venerdì pomeriggio dedicati al workshop -, vedrà, tra gli altri, la partecipazione di tredici biologi (operanti ovviamente nel settore della biologia marina), la cui iscrizione è stata garantita grazie ad altrettante borse di studio erogate dall’ente di rappresentanza.
“L’idea di questa scuola – ha spiegato la dottoressa Elisabetta Tosti in rappresentanza della Stazione Zoologica – è nata per due motivi: intanto perché il nostro istituto è da tempo impegnato nello studio e nella ricerca sull’ambiente marino e sui suoi organismi (e soprattutto sulla sua salvaguardia e protezione), ma anche perché assistiamo, ormai, con cadenza quasi giornaliera, a dei veri e propri allarmi lanciati sullo stato di salute dell’ambiente e sui rischi ad esso connessi”. “Forse non tutti sanno – ha proseguito la dottoressa Tosti – che il concetto di clima e di ambiente è stato teorizzato intorno agli anni Sessanta in seguito ai primi viaggi spaziali quando si cominciò a capire che la Terra non era infinita ma, anzi, era un sistema bio-geofisico chiuso e quindi totalmente vulnerabile agli impatti antropici ed a quelli climatici”. Da qui, ha proseguito ancora la ricercatrice “è nata anche una più diffusa esigenza di capire quali siano effettivamente i rischi connessi all’inquinamento sia chimico che climatico, dell’ambiente”. E da qui, di fatto, ha preso anche le mosse il varo di una vera e propria scuola internazionale di Ecotossicologia Marina con un vero e proprio “focus didattico” avanzato su quelle che sono le diverse classi di inquinanti marini e su come i sistemi biologici rispondono e sono influenzati, a tutti i livelli, da questi contaminanti.
“L’opportunità che vi viene offerta è una di quelle da fare invidia: potersi formare e operare in laboratori che hanno ospitato ben 19 premi Nobel!” ha commentato, dal canto suo, la dottoressa Claudia Dello Iacovo, consigliera dell’Ordine nazionale dei Biologi (di cui è delegata alla Formazione), rivolgendosi agli allievi della “Scuola Estiva”. ” Ecco perché – ha proseguito la rappresentante dell’Onb – il nostro Ordine ha preso la palla al balzo assicurando la sua vicinanza ad un’esperienza professionale del genere fino ad autorizzare e deliberare 13 borse di studio”. Ma c’è di più. “Questo progetto – ha aggiunto la Dello Iacovo – è stato inserito in un più vasto progetto denominato ‘Formare informando’ messo a punto dalla nuova consiliatura dell’Ordine per rendere fruibile a tutti e soprattutto quanto il più possibile gratuita, la formazione”. “Con l’entrata in vigore della legge Lorenzin ed il relativo passaggio dal Ministero di Grazia e Giustizia a quello della Salute”, infatti “tutti i biologi sono entrati nelle ‘professioni sanitarie’ e pertanto ora hanno anche l’obbligatorietà di conseguire gli obblighi formativi” ha ricordato la consigliera. “Ci è stato chiesto di accreditare l’evento della ‘Anton Dohrn’ come ECM e noi lo abbiamo fatto erogando 38 crediti formativi per l’intera settimana”.
Ora, ha puntualizzato la Dello Iacovo “non so voi, ma io sono d’accordo con il passaggio dei Biologi nelle professioni sanitarie perché chi si occupa di ambiente e biodiversità, chi si occupa della salute delle acque, come fate voi alla Stazione Zoologica, esercita una professione sanitaria”. Per la delegata alla Formazione dell’Ordine dei Biologi: “Gli ambientali, a pieno titolo, rientrano nella tutela della salute, forse ancora di più rispetto a noi laboratoristi”. “Voi siete la prevenzione della patologia e quindi ancora di più voi che vi occupate del mare, delle acque e del suolo siete nelle professioni sanitarie” ha sottolineato ancora la Dello Iacovo sempre rivolta ai ricercatori dell’istituto di ricerca napoletano. Oltre al fatto, ha argomentato “che tutti gli iscritti sono obbligati a conseguire crediti ECM, tutti quanti esercitano la professione del Biologo ai sensi dell’articolo 3 della nostra legge istitutiva, sono obbligati a iscriversi all’Ordine. So che questo istituto è pieno di menti eccellenti occupate nella ricerca. Voglio darvi la cattiva (o buona) notizia che tutti quanti siete anche obbligati ad iscrivervi all’Ordine. Per favore, però, non vedetela solo come una tassa da pagare. Forse prima di noi era così, adesso no. Noi stiamo cercando di cambiare qualcosa. Lo prova il cambiamento che abbiamo inferto alla formazione professionale, gratuita e più facilmente accessibile anche con strumenti on-line come ad esempio la nostra rivista online. L’Ordine vuole semplicemente portare avanti chi sta indietro ed questa la nostra mission” ha concluso la consigliera Dello Iacovo.