Roma, 6 lug. 2019 (Agonb) – Le isole minori spesso non hanno gli stessi servizi che è possibile trovare sulla terra ferma. Produrre energia pulita o gestire la raccolta differenziata è difficile.
Per descrivere in maniera dettagliata la situazione, Legambiente e il Cnr-Iia (Istituto sull’inquinamento atmosferico) hanno presentato il primo Rapporto dell’Osservatorio sulle isole minori in cui si afferma che questi luoghi sono dotati di risorse ambientali e opportunità, anche economiche, di innovazione. Eppure, nonostante queste potenzialità, il contributo delle fonti rinnovabili rispetto ai fabbisogni non supera in media il 6%, mentre nel resto d’Italia questo dato è ormai attestato al 32%. E non va meglio sul fronte della raccolta differenziata – il valore medio è di circa il 28% – e per la depurazione delle acque reflue (basti pensare che in tre quarti delle isole minori non esiste alcun sistema di trattamento e laddove è presente si rileva in genere un sistema di gestione non ottimale).
Lo studio analizza con numeri, dati e schede specifiche, la situazione di ogni isola italiana e in particolare delle 20 isole minori abitate e non interconnesse con la rete elettrica. Mentre vengono descritte 41 buone pratiche dal mondo. Isole che hanno avviato il percorso verso uno scenario al 100% rinnovabile: dal Pacifico all’Atlantico, dai Mari del Nord all’Australia. Esempi che dimostrano come sia possibile valorizzare le risorse naturali locali e stimolare le economie del territorio, coinvolgendo le comunità di residenti. (Agonb) Ffr 13:00.