Roma, 8 lug. 2019 (Agonb) – I ricercatori prendono sempre più spesso ispirazione dalla natura, dal mondo vegetale e da quello animale, per produrre gel, matrici e strutture tridimensionali da usare per riparare cartilagini, ossa, pelle, tessuti del cuore e il cervello. Così tra i materiali utilizzati nei laboratori compaiono pelo di cammello, osso di seppia, seta del ragno e carapace del granchio, alla base delle applicazioni più moderne nella medicina rigenerativa.
Nell’Università di Trento i ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Industriale, guidati da Antonella Motta, e quelli del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica, guidati da Nicola Pugno, mirano a stampare in 3d questi biomateriali, in modo da creare impalcature su cui coltivare organi e tessuti. Intanto, prima della sperimentazione sull’uomo, sono stati realizzati polimeri col carapace dei granchi, bioceramiche da osso di seppia e collagene da spugne, utili rispettivamente per la rigenerazione di organi, capelli e ossa. (Agonb) Nfa 10:45.