Sono pervenute, da alcuni iscritti, richieste di chiarimenti sul sondaggio che l’Ordine ha commissionato a un primario istituto nazionale.
Va, anzitutto, precisato che la scelta di procedere al sondaggio è stata, ovviamente, preceduta da un’apposita delibera di Consiglio adottata all’esito della discussione sui punti messi all’ordine del giorno del 23 maggio 2019, come sempre pubblicato sul sito.
L’argomento è stato trattato anche negli editoriali del Presidente sia su Il Giornale dei Biologi e sul Magazine Bio’s nell’editoriale del Presidente pubblicato sull’edizione di giugno 2019 e come è noto, liberamente consultabile online.
Detto questo, non vi è ovviamente alcun obbligo di rispondere al sondaggio, che è stato commissionato all’esclusivo fine di raccogliere pareri, suggerimenti e critiche all’operato del Consiglio in modo da intercettare con maggiore puntualità le esigenze degli iscritti.
Vi sono, purtroppo, delle difficoltà nell’esecuzione del sondaggio legate all’inesistenza o alla mancata attivazione di e-mail e Pec fornite dagli iscritti all’Ordine, circostanza che rende particolarmente difficoltosi i tentativi che si stanno faticosamente ponendo in essere per rendere i biologi più partecipi alla vita del Consiglio.
Dai primi dati forniti emerge che molti iscritti lamentano un atavico abbandono da parte dell’Ordine così come c’è chi si lamenta anche del contrario allorquando il Consiglio cerca di raggiungere gli iscritti per consultarli. In definitiva, pur confermando l’assenza di un qualsiasi obbligo a rispondere ai quesiti oggetto del sondaggio, si invita a darvi seguito, al fine di contribuire a un miglioramento dei servizi che l’Ordine deve offrire agli iscritti.
L’attuale Consiglio ha ereditato, al suo insediamento, una situazione che vedeva circa 20mila iscritti non reperibili per vari motivi (negligenza nel comunicare cambi di indirizzo e/o di recapito mail, inosservanza dell’obbligo di attivazione della Pec, mancanza di numeri di telefonia mobile ai quali poter inviare comunicazione via sms e/o via WhatsApp ecc.). La maggior parte di questi desaparecidos sono stati recuperati attraverso l’area riservata e iniziative varie.
A coloro che pretendono servizi efficienti e rapidi ricordiamo che il rapporto di reciprocità di attenzione tra iscritti e Ordine è il fulcro intorno al quale ruota ogni miglioramento.