Le piante sono…”consapevoli“? Hanno dei “centri di comando” simili al cervello nelle punte delle loro radici e posseggono l’equivalente del sistema nervoso animale? Nient’affatto, secondo un team di biologi statunitensi, britannici e tedeschi da cui arriva l’ultima bordata nella guerra per la coscienza vegetale. In uno studio intitolato “Plants Neither Possess Nor Require Consciousness“, pubblicato sulla rivista Trends in Plant Science, Lincoln Taiz, professore emerito di biologia molecolare, cellulare e dello sviluppo dell’Università della California, ed altri sette ricercatori, affermano che: “non ci sono prove che le piante richiedano – e così sono evolute – facoltà mentali costose di energia, come coscienza, sentimenti e intenzionalità, per sopravvivere o per riprodursi“. Secondo il biologo Taiz: “se ci sono animali che non hanno coscienza, allora possiamo essere abbastanza certi che le piante, che non hanno neanche i neuroni, non hanno un cervello“. In soldoni: non vi sarebbe dunque alcuna prova di vegetazione senziente o di strutture all’interno delle piante che possano garantire loro ciò che il neuroscienziato Antonio Damasio ha chiamato “la sensazione di ciò che accade“. Tale posizione ha tuttavia suscitato una forte risposta da parte dell’università di Sydney, ed in particolare della scienziata Monica Gagliano, che conduce ricerche sulle abilità cognitive delle piante, tra cui percezione, apprendimento, memoria e coscienza. Per la Gagliano tali critiche non hanno tenuto conto di tutte le prove: “Dove sono i loro dati sperimentali? O ci si aspetta che accettino il loro diritto al valore nominale?” ha sbottato la ricercatrice australiana.
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