Roma, 26 lug. 2019 (Agonb) – Una delle principali cause dell’inquinamento è il packaging con cui vengono distribuite le merci. Spesso ci vuole attenzione nel differenziare correttamente gli imballaggi. A volte questa operazione diventa quasi troppo complessa.
Per contribuire a porre un argine a questa problematica, Enea e Federdistribuzione hanno stretto un patto per sviluppare modelli innovativi che incentivino le aziende della Distribuzione Moderna Organizzata (DMO) e i consumatori a perseguire comportamenti sempre più virtuosi e azioni sinergiche che favoriscano la formazione delle professionalità green del futuro e intercettino risorse e fondi utili a far decollare sempre più il settore dell’economia circolare in Italia.
«La Distribuzione Moderna Organizzata – ha detto Federico Testa, Presidente dell’Enea – può avere un ruolo strategico nella diffusione di modelli di consumo più sostenibili ed efficienti e di soluzioni innovative per ridurre gli scarti, i rifiuti, ottimizzare la produzione di beni e servizi e la rigenerazione dei materiali. In questa prospettiva, il protocollo d’intesa fra Enea e Federdistribuzione è un risultato di particolare rilievo, perché mette al centro l’economia circolare e, di conseguenza, lo sviluppo di azioni congiunte, anche fortemente operative, che prevedono il potenziale coinvolgimento di un’ampia platea di consumatori e di aziende della DMO».
A livello operativo, Enea renderà disponibili metodologie, processi, soluzioni tecnologiche innovative per individuare percorsi di efficientamento e riduzione dell’impatto nelle fasi di distribuzione, consumo e post consumo. In particolare, la collaborazione con Federdistribuzione e le sue imprese associate sarà avviata su alcune linee di attività principali: lo studio e la definizione di un modello di raccolta multipla di determinate tipologie di rifiuti o altri oggetti conferiti dai consumatori presso i punti vendita della DMO, anche in relazione alle diverse dimensioni degli esercizi commerciali; un’analisi dei sistemi di cauzione per la restituzione degli imballaggi nei punti vendita al fine di verificarne la praticabilità sotto il profilo organizzativo e normativo; l’analisi e l’individuazione di materiali alternativi per il confezionamento dei prodotti sfusi e preimballati, anche in stretto collegamento con i progetti e le linee di ricerca su materiali plastic-free che Enea sta sviluppando in questo settore. (Agonb) Ffr 11:00.