Nella cosiddetta “Terra dei Fuochi“, il lavoro coscienzioso del team di Biologi ricercatori, coordinati dal dr. Luigi Montano (andrologo esperto in Ecotossicologia) e dalla prof.ssa Marina Piscopo (scienziata dell’Alimentazione presso l’Università Federico II di Napoli), ha disvelato i meccanismi di assorbimento e le modificazioni epigenetiche indotte nel corpo umano dalle sostanze tossiche (inquinanti biologici e chimici come i metalli pesanti, ma anche diossine e polveri sottili). Ma ha anche evidenziato come determinate colture biologiche di ortaggi e grani antichi, preparate su quegli stessi suoli, possono disintossicare in gran parte l’organismo umano. Mangiare dunque per disintossicarsi: questa la dieta del futuro. E di questa, ma non solo, si parlerà nel progetto scientifico messo a punto dal team di ricerca che ha operato nella “Terra dei Fuochi”. Progetto che sarà pubblicato a breve e presentato con il contributo dell’Ordine nazionale dei Biologi che ha patrocinato l’iniziativa. A tali tipologie di progetti, tra l’altro, sarà anche mirata l’assegnazione di una parte delle 25 borse di studio disposte dall’ONB. Ulteriori informazioni in merito, relativamente anche alle procedure del concorso, saranno reperibili a partire dal prossime mese di ottobre sul sito istituzionale dell’Ordine. E a proposito di alimentazione e diete salubri, di quanto sia importante diffondere un modello teso a divulgare i principi della sana e della corretta alimentazione, vi proponiamo un pezzo tratto dal sito di Luciano Pignataro dedicato alle “eccellenze Nolane” ed all’Agriturismo di Città.
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