Roma, 20 agosto 2019 (Agonb) – È l’insetto meno amato dagli umani e nel periodo estivo la sua presenza può diventare insopportabile. Ma la zanzara non crea solo un fastidioso prurito, con le sue punture. Ci sono alcuni generi che possono trasmettere gravi patologie agli uomini.
Per questo si celebra oggi il World Mosquito Day, la Giornata Mondiale della zanzara istituita soprattutto dalle istituzioni e ONG contro la malaria, e si ricorda che nel 1897, un ufficiale medico dell’esercito britannico in India, Sir Ronald Ross, individuò il coinvolgimento delle zanzare nel ciclo di trasmissione della malaria; tale scoperta gli valse il premio Nobel per la medicina nel 1902. Tuttavia, fu ad opera di uno scienziato italiano, Giovanni Battista Grassi e dei suoi collaboratori, che si dimostrò che le zanzare responsabili della malaria umana appartenevano al genere Anopheles. Solo in seguito si scoprì che anche zanzare appartenenti ai generi Aedes e Culex erano in grado di trasmettere altre malattie all’uomo, come ad esempio Dengue, Febbre Gialla, West Nile, Chikungunya, Zika e Filariosi.
L’OMS stima oggi che le Malattie Trasmesse da Vettori come la zanzara rappresentino il 17% di tutte le malattie infettive causando oltre 700mila decessi l’anno. La sola malaria ne causa oltre 400mila.
Delle malattie che hanno la zanzara come vettore si occupano il Reparto Malattie Trasmesse da Vettori e il Laboratorio Nazionale di Riferimento per gli Arbovirus del Dipartimento Malattie Infettive.
Nei laboratori dell’Istituto Superiore di Sanità vengono allevate colonie delle specie di zanzare più diffuse sul nostro territorio come Aedes albopictus, nota come zanzara tigre e Culex pipiens, la zanzara comune, e di specie esotiche, quali Anopheles stephensi e Aedes aegypti per sperimentare alternative sostenibili agli insetticidi di uso comune. Vengono inoltre studiati metodi di controllo delle specie di zanzare d’importanza sanitaria presenti in Italia. Si effettuano, inoltre, analisi molecolari su zanzare catturate durante le indagini entomologiche nelle aree sorvegliate per la circolazione di Arbovirus o nelle aree interessate da focolai epidemici umani e/o animali.
A seguito del crescente allarme circa la diffusione globale di diversi Arbovirus, sono stati effettuati diversi studi di competenza vettoriale, in particolare con i virus West Nile, Chikungunya e Zika che contribuiscono a valutare il grado di suscettibilità delle nostre zanzare a tali virus e a stimare il rischio di esposizione della popolazione italiana ad un eventuale focolaio epidemico.
L’ISS ha il compito della conferma di diagnosi dei casi umani di infezione da virus trasmessi da vettori (Arbovirus), importati e non, attraverso test molecolari e/o sierologici ed effettua una sorveglianza di queste malattie sul territorio nazionale.
In base alle notifiche dei casi, vengono emessi periodicamente dei bollettini con i dati aggiornati relativi alle diverse arbovirosi sia importate che autoctone.
In Italia continuano ad essere presenti zanzare del genere Anopheles, potenziali vettori di malaria. Per questo motivo in Italia la malaria è soggetta a notifica obbligatoria e il Ministero della Salute e l’ISS hanno l’incarico di mantenere un Sistema di Sorveglianza Nazionale per la valutazione annuale della situazione epidemiologica dei casi importati.
Nell’ultimo decennio intense attività di sorveglianza si sono sviluppate anche intorno a Culex pipiens, poiché questa zanzara ha dato prova di essere competente alla trasmissione del virus West Nile, innescando, ogni anno, focolai di trasmissione e di malattia sia nell’uomo che nei cavalli in diverse Regioni italiane e facendo diventare di fatto en-demica nel nostro paese la malattia da virus West Nile.
Per far fronte a possibili eventi epidemici, l’ISS, in collaborazione con il Ministero della Salute ed altre Autorità competenti, nazionali e locali, ha contribuito alla stesura di Circolari e Piani di Sorveglianza Nazionali che hanno come obiettivo principale quello di monitorare tutti i casi importati ed autoctoni di infezioni trasmesse da zanzare registrate sul territorio ed attivare, in caso di necessità, tutte le procedure di prevenzione e di controllo per fronteggiare le diverse specie di vettori.
Queste le regole per difendersi dalle zanzare: applicare zanzariere a finestre e porte; in ambienti chiusi è consigliabile l’utilizzo dei fornelletti a piastrina o a ricarica liquida e devono essere accesi sempre a finestre aperte; è bene usare zampironi e candele alla citronella solo all’aperto per evitare i fumi tossici; in ambienti come giardini o terrazzi è opportuno indossare indumenti a maniche lunghe e pantaloni; quando si usano i prodotti insetto-repellenti da applicare sul corpo è necessario leggere attentamente le etichette riportate sulla confezione; l’uso di un prodotto con una concentrazione di principio attivo insetto-repellente al di sotto del 20% è sufficiente per le nostre latitudini; i prodotti insetto-repellenti da applicare sulla pelle con concentrazioni di principio attivo superiore al 30% vanno usati solo nei Paesi a rischio; non utilizzare prodotti insetto-repellenti nei bambini sotto i 2 anni di età. Dai 2 ai 12 anni scegliere accuratamente i principi attivi e limitarsi ad utilizzare una concentrazione del 10% senza superare le 2 applicazioni al giorno e fare in modo che a spalmarle sia sempre un adulto. Dai 12 anni in su nelle nostre latitudini prodotti inferiori al 20% di principio attivo proteggono anche fino a 6 ore; evitare di applicare prodotti insetto-repellenti insieme alle creme solari e creme idratanti con schermo anti-UV; non applicare prodotti insetto-repellenti su tagli, pelle irritata o precedenti punture di zanzara. (Agonb) Ffr 14:00.