Roma, 24 agosto 2019 (Agonb) – Tra le numerose controindicazioni che può generare il riscaldamento del Pianeta, ce n’è uno che metterebbe a rischio coste e le infrastrutture che sorgono in loro prossimità. Se la “febbre” della Terra continuerà a salire, ci potrebbero essere venti sempre più forti che creerebbero onde più alte dal 5 al 15% in più rispetto al periodo 1979-2004.
Questa la previsione fatta Griffith University in Australia, pubblicata sulla rivista Nature Climate Change. I ricercatori hanno fatto 150 simulazioni prendendo in esame i dati climatici degli ultimi 20 anni. Secondo i ricercatori australiani, in base a questo strumento previsionale, sarebbe a rischio la metà delle coste del mondo.
Tuttavia, testimonia lo studio, se le emissioni dovessero essere limitate secondo gli obiettivi della Conferenza di Parigi, mantenendo il riscaldamento al di sotto dei +2 gradi rispetto ai livelli pre-industriali, le variazioni di vento e onde non avrebbe considerevoli impennate. (Agonb) Ffr 09:30.