Roma, 4 settembre 2019 (Agonb) – Sul Journal of Epatology è stato pubblicato uno studio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, insieme all’Università di Verona e all’Università di Southampton, secondo il quale i bambini con un fegato grasso presenterebbero un rischio doppio di prediabete e di diabete rispetto a quelli sani. Si tratta dell’ultimo lavoro di Valerio Nobili, primario di Epatologia, Gastroenterologia e Nutrizione all’ospedale pediatrico Bambino Gesù e professore associato alla Sapienza, scomparso lo scorso marzo.
Il fegato grasso o steatosi epatica (Non Alcholic Fatty Leaver Disease, NAFLD) è la più frequente malattia epatica in età pediatrica. È dovuta all’accumulo di grasso nelle cellule del fegato, in quantità superiore al 5%. Circa il 3-12% dei bambini di peso normale sono affetti da steatosi epatica e questa frequenza sale al 70% nei bambini sovrappeso o obesi.
La steatosi epatica può evolvere verso la steatoepatite non alcolica (NASH=non alcholic-steatoheapatitis) nel 40% dei casi. Essa si differenzia dall’accumulo semplice di grasso perché può evolvere verso patologie croniche irreversibili del fegato, attraverso lo sviluppo di infiammazione e fibrosi (sostituzione delle cellule del fegato danneggiate con tessuto connettivo) che possono portare fino alla cirrosi.
Lo studio del professor Nobili, responsabile di patologie epato-mataboliche del Bambino Gesù, prima della prematura dipartita nel marzo scorso, è stato condotto su una coorte di 700 bambini italiani – seguiti dal gennaio 2003 a settembre 2018 – con (599, seguiti presso l’Ospedale pediatrico della Santa Sede) e senza NAFLD (118, seguiti dall’Ospedale Universitario di Verona). Ha dimostrato come i bambini e gli adolescenti con steatosi epatica presentino una prevalenza significativamente più elevata di tolleranza al glucosio anormale (prediabete o diabete) rispetto a quelli senza NAFLD (20,6% contro 11%).
In particolare, il 20.6% dei bambini con NAFLD presentava una condizione di alterata tolleranza al glucosio agli esami di laboratorio e alla curva da carico orale di glucosio. Il 19.8% di questi bambini aveva prediabete, mentre lo 0.8% aveva diabete franco. Lo studio ha inoltre documentato come i bambini affetti da NAFLD e prediabete/diabete abbiano un rischio più che doppio di sviluppare la forma più severa della malattia epatica (NASH), rispetto a quelli con una normale tolleranza al glucosio. (Agonb) Ffr 09:30.