Si spacciava per biologo “nutrizionista“, professione per la quale è necessaria una laurea con tanto di abilitazione, sebbene non possedesse nessuno di questi titoli. L’abusivo, così come appurato dalle forze dell’ordine che hanno indagato sul suo conto, riceveva i pazienti (se ne sono contati almeno 300) in uno studio ben attrezzato, a Pescara. E lì, in quei locali, nonostante un primo intervento dei carabinieri del Nas e della guardia di Finanza (che avevano apposto i sigilli allo studio), aveva continuato ad incontrare i suoi clienti, operando illecitamente come se nulla fosse. Alla fine, lo stop glielo hanno imposto gli uomini delle “fiamme gialle”, che hanno arrestato l’abusivo affidandolo all’autorità giudiziaria. Morale della favola: il finto biologo si è ritrovato sul banco degli imputati costretto a fare i conti anche con l’Ordine nazionale dei Biologi che ha presentato una denuncia-querela nei suoi confronti, essendo già stato inserito come parte offesa nel processo penale. Mercoledì mattina (18 settembre), l’ONB, rappresentato dall’avvocato Laura Chambry, ha depositato la propria costituzione di parte civile. Il processo si è concluso con l’accoglimento della richiesta di patteggiamento formulata dal difensore dell’imputato: il biologo fasullo è stato condannato a 4 mesi e 10 giorni (pena sospesa), oltre alle spese in favore dell’Ordine.