Roma, 21 settembre 2019 (Agonb) – Le montagne, grazie alla combinazione tra il suolo montuoso e il clima eterogeneo, pur occupando soltanto il 25% della terraferma ospitano l’85% delle specie tra anfibi, uccelli e mammiferi. Un ruolo chiave per la conservazione delle biodiversità, che però potrebbe essere minacciato dai cambiamenti climatici e dal conseguente spostamenti di animali e vegetali in altre zone dove la loro esistenza non è garantita. Su questo tema Science ha pubblicato una rassegna di 7 articoli in occasione dei 250 anni dalla nascita del naturalista Alexander von Humboldt.
Gli articoli, ha spiegato Carsten Rahbek dell’università di Copenaghen, sono una testimonianza dell’eredità di von Humboldt, che col suo lavoro ha gettato le basi per la comprensione della biodiversità terrestre. Oggi si stima che una delle regioni più ricche di biodiversità sia quella delle Ande settentrionali, dove in uno spazio 12 volte più piccolo dell’Amazzonia c’è la metà dei tipi di clima di tutto il mondo. (Agonb) Nfa 13:00.