Nuova pesante stangata per Adriano Panzironi. L‘Antitrust ha sanzionato Life 120 Italia e Welcome Time Elevator, oltre all’emittente televisiva Teleuniverso ed allo stesso Panzironi, per aver “reiterato due pratiche commerciali scorrette già vietate e sanzionate con il provvedimento dello scorso 13 settembre 2018” quando l’Autorità di Garanzia del Mercato e della Concorrenza, aveva comminato al “guru delle diete” ed alle società a lui riconducibili, una multa di 264mila euro.
Questa volta l’ammontare delle sanzioni sfiora i 300mila euro (i due provvedimenti ammontano rispettivamente a 250mila e 40mila euro).
In particolare, spiega l’Antitrust in una nota, Life 120 Italia, ha continuato a diffondere, all’interno delle puntate della trasmissione “Il CercaSalute” – trasmesse nel periodo gennaio-giugno 2019 – due versioni dello spot pubblicitario relativo al prodotto Orac Spice “che contenevano ancora riferimenti a non dimostrati effetti terapeutici delle sostanze contenute nel suddetto integratore“. Tradotto in soldoni – così come spiega l’Antitrust – quelli mandati in onda sarebbero: “messaggi ingannevoli“.
Nella pubblicità in esame venivano, infatti, suggeriti veri e propri effetti preventivi e terapeutici in capo ai componenti dell’integratore Orac Spice “che, per definizione – sottolinea il Garante – può invece avere soltanto l’effetto di ottimizzare le funzioni fisiologiche che sono già nei limiti della normalità“.
Panzironi, come si ricorderà, è stato denunciato dall’Ordine nazionale dei Biologi (oltre che dall’Ordine dei medici di Roma) per esercizio abusivo della professione. Ma non solo. La sua condotta è stata segnalata anche al Ministero della Salute che, a sua volta, in riscontro ad una specifica interrogazione parlamentare, ha dichiarato di aver interessato i carabinieri del Nas della questione, proprio sulla base delle denunce presentate dall’ente di rappresentanza dei Biologi italiani. Ma non è finita qui.
Proprio la pervicacia con la quale il signor Panzironi ha mostrato (e sta mostrando) di disinteressarsi degli obblighi che la legge impone per l’esercizio di una professione sanitaria, ha obbligato l’ONB ad esporre la vicenda direttamente alla competente procura della Repubblica.
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