“Giustizia e società civile“: l’importanza di “fare rete” tra istituzioni e corpi intermedi, per un sistema giudiziario più celere ed efficiente. Questo il focus del convegno-dibattito in programma, il prossimo 25 ottobre, a Firenze, negli spazi del “Salone dei Cinquecento”, a Palazzo Vecchio.
L’evento è stato promosso da Ordini (tra cui quello dei Biologi), collegi e associazioni professionali tra i sottoscrittori del protocollo Ctu del 14 dicembre 2017 avente ad oggetto le “regole per iscriversi e permanere nell’Albo dei Consulenti Tecnici d’Ufficio del Tribunale”, con la collaborazione del tribunale e della Corte d’Appello di Firenze, della Procura generale presso la Corte di Appello, della Procura della Repubblica del capoluogo toscano e del Comune di Firenze. E cade a poco meno di due anni dalla sottoscrizione di quel “progetto pilota”, concepito, se vogliamo, per mettere a punto un nuovo tipo di approccio al funzionamento del sistema della giustizia che vede da un lato gli uffici giudiziari impegnati a rendere più agevole il lavoro dei giudici e dall’altro un sistema a rete comprendente anche corpi intermedi, teso alla maggiore qualificazione dei Consulenti Tecnici d’Ufficio, imprescindibile funzione di conoscenza esperta nel processo. Insomma: l’occasione giusta per discutere sugli esiti di tale iniziativa e sulle prospettive future per il miglioramento del servizio di giustizia.
Il convegno di Palazzo Vecchio, spiegano gli organizzatori, vedrà, pertanto, gli uni accanto agli altri: “operatori della giustizia, Ordini ed Associazioni“. E sarà “aperto ai cittadini. Per una giustizia efficiente, celere e vicina al cittadino“.
All’appuntamento non potrà mancare, ovviamente, l’Ordine nazionale dei Biologi, rappresentato dalla consigliera Stefania Papa, in qualità di delegata regionale per Umbria e Toscana dell’ONB. Una presenza significativa, quella dell’ente di rappresentanza dei biologi italiani. Sì, perché, da Firenze in poi e proprio in virtù del protocollo del dicembre del 2017 ma anche, in seguito, con l’accordo sottoscritto con il Consiglio Superiore della Magistratura ed il Consiglio Nazionale Forense per “l’armonizzazione dei criteri e delle procedure di formazione degli albi dei periti e dei consulenti tecnici“, l’ONB sta portando avanti, da tempo, su tutto il territorio nazionale, altri rapporti di convenzione con i tribunali. Il tutto con il solo scopo di avviare un percorso informativo e formativo voluto dagli stessi palazzi di giustizia, riservato a consulenti tecnici che intendessero da un lato iscriversi all’Albo CTU, e dall’altro esercitare tali funzioni (CTU e di CTP) nel processo civile.
A tal proposito, ha sottolineato la dottoressa Papa: “giova ricordare la realizzazione, da parte dell’Ordine dei Biologi, di una speciale commissione chiamata a valutare i requisiti per l’iscrizione dei Biologi nella sezione dell’Albo dedicata a Periti e Ctu. E sempre per sostenere ed accertare la ‘speciale competenza’ dei propri iscritti, il Consiglio dell’Ordine ha anche messo in cantiere l’istituzione di un apposito elenco di Biologi che saranno poi incaricati, di volta in volta, di partecipare ai Comitati di revisione presenti presso i singoli tribunali“.
L’Onb si è inoltre impegnato a promuovere eventi formativi dedicati alla preparazione di professionisti qualificati a ricoprire l’incarico di ausiliari dei giudici e, in generale, di operatori in ambito giudiziario. Tra questi è spiccato il convegno, organizzato lo scorso 28 giugno nella biblioteca del Senato, in piazza della Minerva, a Roma, dal titolo emblematico: “Il Consulente tecnico ausiliario del giudice nelle professioni del settore sanitario” lungo il cui solco, al di là dell’importanza del tema che sarà toccato nel corso dei lavori di Palazzo Vecchio, sembra essersi, in qualche modo, inserito anche l’appuntamento fiorentino del prossimo 25 ottobre.
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