La notizia di un “ulteriore vasto incendio divampato presso lo Stir (stabilimento di tritovagliatura ed imballaggio rifiuti) di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), ripropone drammaticamente la questione relativa all’inquinamento da combustione di rifiuti solidi urbani. Tale combustione immette, infatti, nell’aria grandi quantità di sostanze tossiche e nocive, sotto forma di metalli pesanti, nano particelle e diossine disperse nelle polveri sottili che accompagnano i fumi. Si tratta di sostanze chimiche che inquinano, col trascorrere del tempo, anche i terreni e le falde acquifere”. Così il senatore Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine nazionale dei Biologi. Per capirci, aggiunge D’Anna “un rogo di tale portata ha un potere inquinante equivalente al funzionamento di alcuni anni del termovalorizzatore di Acerra”. Di recente, spiega ancora il presidente dell’ONB “la scienza biologica ha evidenziato lo stretto legame esistente tra gli inquinanti derivanti dalle cosiddette ‘terre dei fuochi’ e le modificazioni epigenetiche che si verificano sui cromosomi umani, con l’attivazione di geni oncogeni, disfunzioni che riguardano la sfera della fertilità maschile ed altre gravi patologie” dovute “all’effetto interferente di tali sostanze chimiche sui meccanismi del metabolismo umano”. Per l’ex parlamentare: “al di là della ricerca finora effettuata di macrosostanze, ovvero di luoghi di deposito di materiale inquinante interrato”, dovrebbe essere prioritario indirizzare “la lotta e il contrasto all’inquinamento verso i già citati microinquinanti”. Secondo D’Anna: “il tempo per bonificare vaste aree già ‘compromesse’ da tali elementi, richiede anni ed ulteriori meccanismi di comprensione del fenomeno nel suo complesso. Occorre pertanto intervenire immediatamente sul ‘disinquinamento’ delle persone già colpite dallo stato tossico e quindi potenzialmente soggette alle gravi conseguenti patologiche”. Da qui l’appello del presidente dell’Ordine nazionale dei Biologi “ai preposti poteri regionali affinché attivino, quanto prima, una campagna di rilevamento dello stato tossico sui campioni di popolazione residente nelle zone più inquinate finanziando studi di settore presso gli istituti universitari ed attraverso i mezzi di cui dispone l’Arpa regionale“.
Rassegna Stampa
Incendio Stir: D’Anna (Onb), attivare rilevamento stato tossico
ZCZC4192/SXR ONA31898_SXR_QBXO R CRO S44 QBXO Incendio Stir: D’Anna (Onb), attivare rilevamento stato tossico (ANSA) – NAPOLI, 17 OTT – “La notizia di un ulteriore vasto incendio divampato, questa mattina, all’alba, presso lo stir di Santa Maria Capua Vetere, ripropone drammaticamente la questione relativa all’inquinamento da combustione di rifiuti solidi urbani. Tale combustione immette, infatti, nell’aria grandi quantita’ dei sostanze tossiche e nocive, sotto forma di metalli pesanti, nano particelle e diossine disperse nelle polveri sottili che, col passare del tempo, inquinano anche i terreni e le falde acquifere”. Lo dichiara, in una nota, il senatore Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine nazionale dei Biologi. Per capirci, spiega l’ex parlamentare “un rogo di tale portata ha un potere inquinante equivalente al funzionamento di alcuni anni del termovalorizzatore di Acerra”. Di recente, prosegue il presidente dell’Onb “la scienza ha evidenziato lo stretto legame esistente tra gli inquinanti derivanti dalle cosiddette ‘terre dei fuochi’ e le modificazioni epigenetiche che si verificano sui cromosomi umani, con l’attivazione di geni oncogeni, disfunzioni della fertilita’ maschile ed altre gravi patologie”. Per D’Anna e’ prioritario, pertanto: “al di la’ della ricerca di macrosostanze, ovvero di luoghi di deposito di materiale interrato”, indirizzare “il contrasto all’inquinamento verso i gia’ citati microinquinanti”. “Il tempo per bonificare le aree gia’ compromesse – spiega ancora l’ex parlamentare – richiede anni ed ulteriori meccanismi di comprensione del fenomeno nel suo complesso. Occorre, allora, intervenire senza indugi sul ‘disinquinamento’ delle persone gia’ colpite dallo stato tossico e quindi potenzialmente soggette alle relative patologie”. Da qui l’appello lanciato dal presidente dei Biologi “ai preposti organi regionali campani affinche’ attivino, quanto prima, una campagna di rilevamento dello stato tossico sui campioni di popolazione residenti nelle zone piu’ inquinate finanziando studi di settore presso gli istituti universitari ed attraverso i mezzi di cui dispone l’Arpa regionale”. (ANSA). COM-TOR 17-OTT-19 13:54 NNNN
Incendio stir Santa Maria Capua Vetere, D’Anna (Onb): ‘La Regione attivi subito campagna rilevamento stato tossico popolazione residente’
Roghi: D’Anna (Onb), Regione attivi campagna rilevamento stato tossico popolazione residente
NOVA0031 3 POL 1 NOV AMB Roghi: D’Anna (Onb), Regione attivi campagna rilevamento stato tossico popolazione residente Napoli, 17 ott – (Nova) – “La notizia di un ulteriore vasto incendio divampato, questa mattina, all’alba, presso lo stir di Santa Maria Capua Vetere, ripropone drammaticamente la questione relativa all’inquinamento da combustione di rifiuti solidi urbani. Tale combustione immette, infatti, nell’aria grandi quantita’ di sostanze tossiche e nocive, sotto forma di metalli pesanti, nano particelle e diossine disperse nelle polveri sottili che, col passare del tempo, inquinano anche i terreni e le falde acquifere”. Lo ha dichiarato, in una nota, il senatore Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine nazionale dei biologi. “Per capirci – ha spiegato l’ex parlamentare – un rogo di tale portata ha un potere inquinante equivalente al funzionamento di alcuni anni del termovalorizzatore di Acerra”. Di recente, ha proseguito il presidente dell’Onb “la scienza ha evidenziato lo stretto legame esistente tra gli inquinanti derivanti dalle cosiddette ‘terre dei fuochi’ e le modificazioni epigenetiche che si verificano sui cromosomi umani, con l’attivazione di geni oncogeni, disfunzioni della fertilita’ maschile ed altre gravi patologie”. Per D’Anna e’ prioritario, pertanto: “al di la’ della ricerca di macrosostanze, ovvero di luoghi di deposito di materiale interrato”, indirizzare “il contrasto all’inquinamento verso i gia’ citati microinquinanti”. “Il tempo per bonificare le aree gia’ compromesse – ha spiegato ancora l’ex parlamentare – richiede anni ed ulteriori meccanismi di comprensione del fenomeno nel suo complesso. Occorre, allora, intervenire senza indugi sul ‘disinquinamento’ delle persone gia’ colpite dallo stato tossico e quindi potenzialmente soggette alle relative patologie”. Da qui l’appello lanciato dal presidente dei Biologi “ai preposti organi regionali campani affinche’ attivino, quanto prima, una campagna di rilevamento dello stato tossico sui campioni di popolazione residenti nelle zone piu’ inquinate finanziando studi di settore presso gli istituti universitari ed attraverso i mezzi di cui dispone l’Arpa regionale”. (Ren) NNNN
RIFIUTI. ROGO STIR, BIOLOGI: SUBITO RILEVAMENTO STATO TOSSICO RESIDENTI
DIR1729 3 AMB 0 RR1 N/AMB / DIR /TXT RIFIUTI. ROGO STIR, BIOLOGI: SUBITO RILEVAMENTO STATO TOSSICO RESIDENTI D’ANNA: “EVIDENZIATO LEGAME TRA INQUINANTI E MODIFICAZIONI EPIGENETICHE” (DIRE) Napoli, 17 ott. – “La notizia di un ulteriore vasto incendio divampato, questa mattina, all’alba, presso lo stir di Santa Maria Capua Vetere, ripropone drammaticamente la questione relativa all’inquinamento da combustione di rifiuti solidi urbani. Tale combustione immette, infatti, nell’aria grandi quantita’ dei sostanze tossiche e nocive, sotto forma di metalli pesanti, nano particelle e diossine disperse nelle polveri sottili che, col passare del tempo, inquinano anche i terreni e le falde acquifere”. Lo dichiara, in una nota, il senatore Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine nazionale dei BIOLOGI. Ad essere coinvolte nell’incendio, sulla cui origine si sta indagando, duecento tonnellate i rifiuti. “Un rogo di tale portata – spiega – ha un potere inquinante equivalente al funzionamento di alcuni anni del termovalorizzatore di Acerra”. Di recente, prosegue il numero uno dell’Onb “la scienza ha evidenziato lo stretto legame esistente tra gli inquinanti derivanti dalle cosiddette ‘terre dei fuochi’ e le modificazioni epigenetiche che si verificano sui cromosomi umani, con l’attivazione di geni oncogeni, disfunzioni della fertilita’ maschile ed altre gravi patologie”. Prioritario per D’Anna, “al di la’ della ricerca di macrosostanze, ovvero di luoghi di deposito di materiale interrato”, e’ indirizzare “il contrasto all’inquinamento verso i gia’ citati microinquinanti. Il tempo per bonificare le aree gia’ compromesse – sottolinea – richiede anni ed ulteriori meccanismi di comprensione del fenomeno nel suo complesso. Occorre, allora, intervenire senza indugi sul ‘disinquinamento’ delle persone gia’ colpite dallo stato tossico e quindi potenzialmente soggette alle relative patologie”. Da qui l’appello lanciato dal presidente dei BIOLOGI “ai preposti organi regionali campani affinche’ attivino, quanto prima, una campagna di rilevamento dello stato tossico sui campioni di popolazione residenti nelle zone piu’ inquinate finanziando studi di settore presso gli istituti universitari ed attraverso i mezzi di cui dispone l’Arpa regionale”. (Com/Red/ Dire) 16:13 17-10-19 NNNN
Campania: incendio stir, D’anna(Onb): alto potere inquinante
Campania: incendio stir, D’anna(Onb): alto potere inquinante Regioni attivi campagna rilevamento stato tossico popolazione Napoli, 17 ott. (askanews) – “La notizia di un ulteriore vasto incendio divampato, questa mattina, all’alba, presso lo stir di Santa Maria Capua Vetere, ripropone drammaticamente la questione relativa all’inquinamento da combustione di rifiuti solidi urbani. Tale combustione immette, infatti, nell’aria grandi quantità dei sostanze tossiche e nocive, sotto forma di metalli pesanti, nano particelle e diossine disperse nelle polveri sottili che, col passare del tempo, inquinano anche i terreni e le falde acquifere”. Lo dichiara, in una nota, il senatore Vincenzo D’Anna, presidente dell’ Ordine nazionale dei Biologi. Secondo l’ex parlamentare “un rogo di tale portata ha un potere inquinante equivalente al funzionamento di alcuni anni del termovalorizzatore di Acerra”. Di recente, prosegue il presidente dell’Onb “la scienza ha evidenziato lo stretto legame esistente tra gli inquinanti derivanti dalle cosiddette ‘terre dei fuochi’ e le modificazioni epigenetiche che si verificano sui cromosomi umani, con l’attivazione di geni oncogeni, disfunzioni della fertilità maschile ed altre gravi patologie”. Per D’Anna è prioritario, pertanto: “al di là della ricerca di macrosostanze, ovvero di luoghi di deposito di materiale interrato”, indirizzare “il contrasto all’inquinamento verso i già citati microinquinanti”. “Il tempo per bonificare le aree già compromesse – spiega ancora l’ex parlamentare – richiede anni ed ulteriori meccanismi di comprensione del fenomeno nel suo complesso. Occorre, allora, intervenire senza indugi sul ‘disinquinamento’ delle persone già colpite dallo stato tossico e quindi potenzialmente soggette alle relative patologie”. Da qui l’appello lanciato dal presidente dei Biologi “ai preposti organi regionali campani affinché attivino, quanto prima, una campagna di rilevamento dello stato tossico sui campioni di popolazione residenti nelle zone più inquinate finanziando studi di settore presso gli istituti universitari ed attraverso i mezzi di cui dispone l’Arpa regionale”. Aff 20191017T163423Z
ROGO ALLO STIR – Zinzi accusa Regione e Governo. Legambiente chiede più prevenzione. D’Anna: campagna rilevamento stato tossico popolazione residente. Verdi e Pd contro Mirra. Tuona la lista LeAli di San Tammaro