Roma, 4 novembre 2019 (Agonb) – Quando siamo affamati il cibo non sembra soltanto più buono, lo è davvero. O, meglio, è il cervello che ce lo fa percepire così: l’amaro non pare più così tanto amaro, mentre i dolci diventano ancora più appetitosi. Lo rileva un lavoro del National Institute for Physiological Sciences a Okazaki, in Giappone, pubblicata su Nature Communications.
I ricercatori hanno effettuato dei test su dei topi affamati, esaminando un tipo specifico di cellula nervosa, nell’ipotalamo, che si attiva quando gli animali hanno fame; hanno rilevato che questi neuroni controllano la percezione del gusto nei topi e che, quando sono attivati, hanno reso più gradevoli anche i cibi che solitamente gli animali mangiavano meno facilmente. Con una speciale luce a fibre ottiche sono riusciti ad attivare artificialmente le cellule: per i ricercatori questa scoperta potrebbe portare a nuove terapie per aiutare a trattare chi ha un disturbo alimentare. (Agonb) Nfa 09:30.