Roma, 7 novembre 2019 (Agonb) – Come si combatte il deterioramento della barriera corallina più famosa del mondo? Trapiantando milioni di “baby” coralli. Per cercare di combattere alghe infestanti, acidificazione, sbiancamento e perdita dell’ecosistema, nella Grande barriera corallina patrimonio mondiale Unesco che si estende per 2.300 chilometri al largo della costa nordest dell’Australia, sono stati da poco posizionati nuovi coralli. I ricercatori della Southern Cross University, della James Cook University e dell’Australian Institute of Marine Science, hanno operato in profondità in cinque zone al largo della turistica Magnetic Island, nel Queensland. Prima sono state tolte le alghe infestanti e poi trapiantate circa 2,8 milioni di larve di coralli. Al momento, spiegano i ricercatori, «si sono insediate e i coralli dovrebbero essere chiaramente visibili nell’arco di 6-9 mesi». Peter Harrison della Southern Cross University spiega che il «progetto fa parte di un più ampio piano regionale per estendere il più possibile la vita delle specie coralline. Cerchiamo di guadagnare tempo per i coralli che sono ancora presenti nella Grande Barriera Corallina e nelle altre barriere attorno al mondo». (Agonb) Gta 11:31.