Roma, 9 novembre 2019 (Agonb) – I cambiamenti climatici influenzano le comunità di lombrichi, minacciando le numerose funzioni che garantiscono all’ecosistema. Sono i risultati di uno studio pubblicato su Science dai ricercatori del Centro tedesco per la ricerca sulla biodiversità integrata (iDiv) e dall’Università di Lipsia, che hanno compilato il più grande set di dati sui lombrichi (6928 siti in 57 paesi).
Questa specie modella gli ecosistemi: scavano buche, mescolano i componenti del terreno e mangiano detriti organici. Guidano cioè una vasta gamma di servizi ecosistemici: fornitura di nutrienti, approvvigionamento di acqua dolce, stoccaggio del carbonio, mitigazione del clima e dispersione dei semi. È per questi motivi (e per la grande quantità di biomassa che si accumula nei loro tessuti) che sono considerati “ingegneri degli ecosistemi”. Mentre il numero di specie di piante, insetti o uccelli aumenta in genere da latitudini alte a basse (è quindi più alto nei tropici) per i lombrichi, tuttavia, i ricercatori hanno trovato il modello opposto: la più alta diversità locale è stata trovata in Europa, negli Stati Uniti nord-orientali e in Nuova Zelanda.
I ricercatori hanno anche valutato quali fattori ambientali determinano il numero di specie, la loro abbondanza e la biomassa, scoprendo che i fattori legati alle precipitazioni e alla temperatura hanno avuto gli effetti maggiori. (Agonb) Cdm 09:30.