Roma, 15 novembre 2019 (Agonb) – Di un bel viola intenso. Altro che rossi: i primi pomodori erano viola. Il colore rosso che è oggi sinonimo dei pomodori è “nato per caso” a causa della mutazione di un gene raccontano oggi alcune scoperte ottenute in due ricerche condotte in Italia, nel PlantLab dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, e in Cina, dall’Accademia Cinese delle Scienze di Pechino, pubblicate rispettivamente sulle riviste Plant Communications e Molecular Plant. Secondo questi studi il viola dei pomodori del passato era dovuto alla presenza delle sostanze antiossidanti chiamate antocianine, le stesse di uva e more: una mutazione genetica avvenuta spontaneamente e oggi ricostruita è la causa del colore rosso odierno. Per scoprirlo sono stati analizzati pomodori viola rari e noti fin dagli anni Settanta della varietà chiamata Aft (Anthocyanin Fruit). Incrociando questa varietà con un’altra chiamata Atv (Atroviolacea) si ottengono pomodori con un colore simile a quello delle melanzane. Grazie a questa operazione, fra i 30mila geni del pomodoro, è stato poi individuato quello che colora di viola la buccia: non si tratta di un super-gene esclusivo di quella varietà, ma secondo i ricercatori è il comune pomodoro ad averlo perso. Attraverso questa scoperta i ricercatori sperano ora che grazie alla conoscenza del gene sarà possibile accelerare la selezione di varietà con un più alto contenuto di sostanze antiossidanti. (Agonb) Gta 10:52.