Roma, 2 dicembre 2019 (Agonb) – C’è la firma italiana nella nuova scoperta di un anticorpo in grado di ringiovanire il cervello e contrastare i difetti delle prime fasi dell’Alzheimer. Una nuova molecola è stata infatti scoperta dai ricercatori della Fondazione EBRI Rita Levi-Montalcini. I ricercatori hanno pubblicato sulla rivista Cell Death and Differentiation i risultati dello studio coordinato da Antonino Cattaneo, Giovanni Meli e Raffaella Scardigli in collaborazione con il Cnr, la Scuola Normale Superiore e il dipartimento di Biologia dell’Università di Roma Tre. Quello che hanno individuato è l’anticorpo A13 che secondo gli scienziati potrà aprire nuove strade alla possibilità di diagnosi e cura del’Alzheimer. L’anticorpo dona nuova vita al cervello favorendo la nascita di nuovi neuroni perché di fatto è in grado di neutralizzare la proteina beta-amiloide e in generale gli A-beta oligmeri. Introducendo questi anticorpi innovativi nelle cellule staminali del cervello si potrebbe con il tempo arrivare alla eliminazione totale della proteina tossica che causa la malattia, spiegano i ricercatori. (Agonb) Gta 11:22.