L’ora del giudizio: atto finale per il corso di Alta Formazione in “Biologia e Genetica Forense”

Cala il sipario sulla prima scuola semestrale di Alta Formazione in “Biologia e Genetica Forense” organizzata dall’Ordine nazionale dei Biologi, con la collaborazione di UniBioFor (Associazione Unione dei Biologi Forensi Italiani). Obiettivo del corso, svoltosi nei locali dell’Ordine dei Biologi della Campania e del Molise, in via Toledo, a Napoli: formare biologi (20 in tutto quelli ammessi) con speciali competenze tecniche e scientifiche (come previsto dal protocollo d’intesa siglato tra ONB, Consiglio superiore della Magistratura e Consiglio Nazionale Forense) così consentire, loro, di svolgere, con qualità, il delicato lavoro del biologo forense.

Il percorso formativo, che ha aperto i battenti lo scorso 21 giugno, si è concluso con la simulazione di una vera e propria prova dibattimentale, con tanto di requisitoria, intervento della difesa e giudizio finale. Proprio come accade in un vero tribunale. A tenere banco il caso di un “finto omicidio“, oggetto, a fine settembre, di una precedente fase didattica e dove fondamentali, ai fini dell’attività degli “inquirenti”, si erano rivelati gli esiti dei rilievi scientifici eseguiti da provetti biologi sulla “scena del crimine” allestita, con dovizia di particolari, sotto l’attenta regia del dottor Massimo Pezzuti (biologo molecolare e genetista forense), nei locali dell’Ordine dei Biologi a Napoli.

Insomma: quella a cui hanno assistito ieri gli allievi, è stata la simulazione di un giudizio basata sulle tecniche di biologia e genetica forense applicata. Una prova dibattimentale “inscenata” in un’aula giudiziaria con tutte le figure previste dal nostro ordinamento giuridico. Per capirci, erano presenti sulla “scena”, in qualità di consulente della difesa, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Biondi, il dott. Eugenio D’Orio, biologo forense e docente del corso, e, come consulente del pubblico ministero, rappresentato dall’avv. Luca Monaco, il dott. Massimo Pezzuti, a sua volta docente del corso. A comporre il collegio giudicante, per la Corte di Assise: i giudici Gennaro Francione (presidente) e Nunzia Caccavale. (giudice a latere); giudici popolari: i dottori Rossana Putignano, Cristina Brasi e Jacopo Lotti.

Ampie ed articolate le fasi processuali che hanno visto, alla fine, prevalere le tesi della difesa con l’assoluzione dell’imputato per “non aver commesso il fatto”. E intensa è stata la partecipazione da parte dei discenti che hanno espresso la propria soddisfazione per la struttura didattica che ha visto impegnati, in qualità di docenti, nomi illustri della Biologia e del mondo forense e giudiziario.

Per l’Ordine, con il dottor Vincenzo Piscopo, commissario straordinario dell’Ordine dei Biologi per la Campania ed il Molise, era presente, alla chiusura del corso, anche la dott.ssa Claudia Dello Iacovo, consigliera dell’ONB dove è delegata alla Formazione professionale.

Nel portare i saluti del presidente nazionale, sen. Vincenzo D’Anna, “assente per motivi istituzionali”, il dottor Piscopo ha auspicato una sempre “maggiore collaborazione con il mondo produttivo” allo scopo “di agevolare l’ingresso dei giovani biologi nel mercato del lavoro”. Il commissario straordinario dell’Ordine dei Biologi per la Campania ed il Molise ha ringraziato, infine, “tutti i convenuti per l’impegno profuso”.

“Sono orgogliosa e a dir poco contenta di quello che siamo riusciti a mettere in campo. Con la scuola di genetica forense, abbiamo, infatti, contribuito alla formazione dei futuri consulenti tecnici (di parte e di ufficio) fornendo ai nostri colleghi biologi un’opportunità di lavoro in più nel difficile settore della genetica forense” ha commentato, invece, la dott.ssa Dello Iacovo. “I biologi che si sono formati alla nostra scuola – ha proseguito la rappresentante dell’ONB – potranno ora iscriversi nell’apposito Albo dei vari tribunali d’Italia per poter esercitare, ma non finisce qua”. A breve, infatti, è la novità annunciata dalla consigliera, “apriremo, sempre nella sede dell’Ordine di Napoli, un vero e proprio sportello di genetica forense che sarà curato dagli stessi componenti del gruppo di studio che si è occupato del corso e del quale fanno parte, tra gli altri, i biologi forensi Eugenio D’Orio, Massimo Pezzuti e Sebastiano Di Biase“. Costoro, ha aggiunto ancora la dottoressa Dello Iacovo: “saranno affiancati, nella fase iniziale, dal pool di biologi che ha avuto modo di formarsi in quella disciplina, seguendo le lezioni della nostra scuola”. “Ogni settimana un esperto sarà a disposizione di quanti sono interessati ad approfondire ulteriormente tutti gli aspetti di questa delicata quanto affascinante materia” ha concluso la delegata alla Formazione dell’Ordine.

“La simulazione del dibattimento sulla prova scientifica é stato un  momento di crescita  professionale fondamentale per i discenti che si sono trovati immersi nel vivo di un confronto scientifico utile per la professione che andranno a svolgere in qualità di CTU e CTP per la genetica forense, nelle aule di giustizia” ha commentato, infine, il dottor Massimo Pezzuti.

 

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