Roma, 30 dicembre 2019 (Agonb) – L’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Istc) ha messo a punto un caschetto con elettrodi personalizzabile che, grazie a un intervento di neuromodulazione, è in grado di compensare la distorsione comunicativa tra regioni del cervello collegata all’affaticamento del paziente affetto da sclerosi multipla. Lo studio è stato pubblicato su Scientific Reports.
«Abbiamo adattato a questa condizione – spiega Franca Tecchio del Cnr – una neuromodulazione, una tecnica capace di modificare l’eccitabilità di regioni cerebrali, che aveva reso persone sane più resistenti alla fatica. Prima di tutto abbiamo cercato le regioni che nel paziente comunicano peggio al crescere della fatica, poi abbiamo messo a punto un intervento di neuromodulazione per compensare questa distorsione. In tale lavoro si è rivelato utile lo sviluppo di un caschetto adattabile che posiziona un elettrodo, conformato secondo le circonvoluzioni corticali della regione cui giunge la percezione somatosensoriale da tutto il corpo. Dopo cinque stimolazioni elettriche transcraniche di 15 minuti al giorno, molti pazienti si sono sentiti più in forze». (Agonb) Ffr 11:00.