Roma, 14 gennaio 2020 (Agonb) – Sono passati 15 anni dall’applicazione della Legge Sirchia che ha posto dei divieti stringenti per quanto riguarda il fumo passivo nei locali pubblici. In questi tre lustri, i fumatori in Italia sono calati di circa un milione.
La legge di riferimento è la n. 3 del 16 gennaio 2003 (art. 51). Dal gennaio 2005, cioè dal momento in cui è stata applicata la normativa antifumo, le vendite di sigarette tradizionali sono passate da circa 92.822 tonnellate alle attuali 67.460 tonnellate, con una diminuzione pari al 27,3%. Per contro, si è registrata una importante impennata nelle vendite del tabacco trinciato (incluso il tabacco da pipa) che nel medesimo arco temporale ha fatto registrare un incremento pari ad oltre il 500%.
Secondo l’ultima indagine condotta dall’Istituto Superiore di Sanità sull’abitudine al fumo degli italiani, i fumatori sono 11,6 milioni (erano 12,5 milioni nel 2005), ovvero il 22,0% della popolazione (15+ anni). Gli uomini sono 7,1 milioni (28,0%) e le donne 4,5 milioni (16,5%).
Quanto alle nuove abitudini dei fumatori, nel 2019 il consumo (prevalente o occasionale) di sigarette elettroniche contenenti nicotina ha riguardato il 4,6% dei fumatori, mentre quello di prodotti a tabacco riscaldato il 3,5%. (Agonb) Ffr 13:00.