Roma, 16 gennaio 2020 (Agonb) – Si chiama Ri-Genera il progetto promosso dall’Enea in Veneto che punta a riqualificare capannoni dismessi ed edifici abbandonati come caserme, magazzini e case cantoniere, creando serre verticali a coltivazione idroponica, ovvero fuori suolo, che garantiscono una maggiore produzione di verdure con minimo consumo di acqua e senza uso di pesticidi.
Aderiscono al progetto Coldiretti Padova, Parco Scientifico e Tecnologico Galileo, Advance Srl, Idromeccanica Lucchini Spa e Gentilinidue.
Il progetto si basa sul sistema “Arkeofarm”, creato da Enea, che consiste in un impianto per coltivazioni orticole intensive sviluppato su più piani verticalmente.
«Nella serra sono impiegate tecniche idroponiche avanzate in ambiente chiuso e climatizzato, con illuminazione artificiale integrale a led che può essere ad altissima automazione grazie a sistemi robotizzati per tutte le operazioni, dalla semina alla raccolta fino al confezionamento», spiega la ricercatrice ENEA Gabriella Funaro.
All’interno le coltivazioni sono realizzate in scaffalature sovrapposte minimizzando gli spazi e eliminando i rischi e le incognite del clima e delle malattie che invece gravano in modo rilevante nell’agricoltura outdoor. L’utilizzo delle luci a led che riproducono lo spettro solare accelera la fotosintesi consentendo alle piante una rapida crescita con qualità organolettiche e nutritive ottimali. (Agonb) Ffr 11:00.