Dormire male, russare, “andare in apnea”

Roma, 29 gennaio 2020 (AgOnb) – È stato realizzato uno studio presso l’Università di Pittsburgh in Pennsylvania uno studio su un campione di giovani adulti e persone ultra cinquantenni in sovrappeso oppure molto obesi. È stato rilevato che questi soggetti russano molto di più rispetto a chi ha una corporatura normale e non è minimamente in sovrappeso.

Sono stati esaminati oltre un centinaio di adulti utilizzando il SI Indice di Russamento che misura la vibrazione del russamento, e l’ODI che indicata la presenza di un’apnea ostruttiva del sonno.

Il risultato ha potuto verificare che alcuni soggetti con apnea ostruttiva del sonno il punteggio ODI era pari o superiore a 5 mentre gli altri partecipanti che non presentavano apnea ed erano classificati come soggetti con un “lieve russamento” il punteggio era al di sotto del SI.

Il risultato è che i disturbi del sonno sono molto più diffusi di quello che uno pensa e sono molto trascurati. La sicurezza dello stato di salute del cuore è messa in costante pericolo. La ricerca dell’Università ha dato la sua conferma attraverso il monitoraggio su migliaia di pazienti.

Il sonno leggero, i ripetuti risvegli ma soprattutto un sonno non ristoratore possono portare alla “Sindrome metabolica” il preludio all’infarto, malattie da aterotrombosi, ictus. Se questo poi è unito al russare il pericolo è molto più alto.

Sussistono differenti verosimili spiegazioni che derivano dal russamento e che potrebbero indurre un danno alle pareti dell’arteria carotidea. Il russamento potrebbe anche essere associato a fattori di rischio o patologie correlate al rimodellamento vascolare; tra questi, il sesso maschile, il sovrappeso o l’obesità, l’assunzione di alcol e un’anamnesi familiare di russamento o apnea ostruttiva del sonno.

I disturbi del sonno non devono essere trascurati, tanto più se si soffre di apnee notturne, che sono interruzioni del tutto involontarie nel ritmo del respiro. In genere smette di respirare. Durano più di 10 secondi e a volte addirittura 1-2-3 minuti e determinano, di conseguenza, una riduzione, per ogni volta in cui si verificano, dell’ossigeno circolante nell’organismo. Tutto questo può ripetersi centinaia di volte durante la notte con passaggio da uno stato di sonno profondo ad uno più superficiale o, addirittura, a brevi microrisvegli di cui, però, la persona non ha coscienza. Al mattino si risveglia a fatica, con mal di testa, iper-sonnolenza diurna e una difficoltà di concentrazione nell’attività lavorativa, che piano piano peggiorano la qualità di vita.

Le apnee notturne sono state correlate anche a un difetto del forame ovale, quella ‘tendina’ che separa il ventricolo destro e sinistro del cuore e che, alcune volte, alla nascita, non si ‘salda’ perfettamente alle pareti per cui uno starnuto violento, uno sforzo eccessivo, il parto possono portare a un passaggio di sangue tra le due aree che sbilancia la pressione e coagulazione del sangue causando dei trombi che creano a forti mal di testa e attacchi ischemici”.

In commercio si trovano delle speciali mascherine chiamate CPAP che, appoggiate sul naso del russatore, generano pressioni d’aria in grado di far scomparire russamento e apnee con effetti benefici per la qualità del sonno (e della vita) e per la salute del cuore. (AgOnb) Matteo Piccirilli 9:00