Roma, 10 febbraio 2020 (Agonb) – C’è ancora molto da fare per riuscire a proteggerli e scongiurarne l’estinzione, ma per fortuna è in calo il numero di rinoceronti uccisi in Sudafrica. Nel 2019 sono stati ammazzati dai bracconieri 594 esemplari, nel 2014 erano il doppio. In cinque anni, dunque, le strategie attuate per proteggere questi meravigliosi animali in pericolo critico, sembrano essere state efficaci. Strategie che sono un mix di impegno da parte del governo nel finanziare guardiani e ranger dei parchi impegnati nella lotta al bracconaggio, ma anche preservare gli habitat degli animali e lavorare con comunità e scuole per insegnare l’importanza della conservazione. Nonostante il calo sono però ancora numerose, soprattutto in parchi come il Kruger, le incursioni dei bracconieri a caccia del corno che sul mercato nero asiatico vale come la cocaina, ed è richiestissimo nella medicina tradizionale del sud est asiatico. Secondo il rapporto diffuso dal “Department of environment, forestry and fisheries” del Sudafrica la National Integrated Strategy to Combat Wildlife Trafficking (NISCWT) ha registrato, oltre ai rinoceronti, anche un calo nel bracconaggio di elefanti, con 31 uccisioni nel 2019 rispetto alle 71 del 2018. (Agonb) Gta 10:30.