Fare formazione e…informazione ai tempi del Coronavirus. E’ la sfida, vinta, del primo corso formativo (ECM) in diretta streaming (sul canale Youtube) tenutosi ieri a Perugia, nella sede dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri, sull’identikit del Covid-19. Perché è del temuto virus che si è discusso “a distanza”, nei locali di via Settevalli, insolitamente vuoti e senza pubblico, data l’emergenza sanitaria, per indagare, con approccio meramente scientifico e multidisciplinare, su sintomi e diagnosi della temuta malattia.
L’evento è stato organizzato da Ordine Nazionale dei Biologi, Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (provincia di Perugia), Ordine Professioni infermieristiche (provincia Perugia) e Ordine dei Farmacisti (provincia di Perugia), con il patrocinio della Società Italiana di Medicina Diagnostica e Terapeutica (Simedet), del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche (Dsf) dell’ateneo perugino e della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (S.It.I.).
Una vera e propria “task-force”, quella messa in campo, in termini di partenariato, per l’organizzazione e l’allestimento del corso, che ha confermato, ancora una volta, lo spirito di collaborazione, cooperazione e di visione condivisa che anima i vari ordini professionali, pronti a fare squadra, quando si tratta di approfondire tematiche di così stretta rilevanza ed urgenza, come la diffusione e lo studio del nuovo virus.
Per l’Ordine Nazionale dei Biologi è intervenuta la dott.ssa Stefania Papa, consigliere (referente alla Sicurezza Alimentare) e delegato nazionale ONB per le regioni Toscana e Umbria. Con lei, per i saluti istituzionali, hanno animato il dibattito in rete anche Graziano Conti, presidente del’Ordine dei Medici Chirurghi della provincia di Perugia; Palmiro Riganelli, presidente Ordine Professioni infermieristiche della provincia di Perugia e Filiberto Orlacchio, presidente Ordine Farmacisti della Provincia di Perugia. Tra i relatori, in video, si sono alternati: Manuel Monti, responsabile di Medicina a Ciclo Breve dell’Usl Umbria 1 e vicepresidente nazionale Simedet; Igino Fusco Moffa del Dipartimento di Prevenzione Usl Umbria 1 (coordinatore macroarea Igiene e Sanità Pubblica) e Barbara Camilloni, biologa del Dipartimento di Medicina dell’Università di Perugia (sez. Microbiologia Azienda Ospedaliera di Perugia). Responsabile scientifico del corso sul Covid-19: Massimo Moretti, biologo del Dipartimento di Scienze farmaceutiche (Unità di Sanità pubblica) dell’ateneo perugino. La diretta streaming, seguitissima e molto apprezzata dagli utenti (le domande poste sono state numerosissime ed altrettante le risposte fornite), è stata moderata da Tiziano Scarponi (Ordine dei Medici Chirurghi della Provincia di Perugia).
“Anche in circostanze del genere si rafforza il concetto della multidisciplinarieta e l’importanza di generare formazione ed informazione consapevole e ordinata, fondata esclusivamente sul sapere scientifico” ha commentato la consigliera Papa. In particolare, ha sottolineato la rappresentante dei Biologi “uno speciale ringraziamento va rivolto ai colleghi biologi Moretti e Camilloni il cui intervento, nel dibattito, ha fornito un valido e virtuoso esempio di quella che è la biologia applicata”.
Per la delegata toscano-umbra dell’ONB “senza dedizione ed impegno, la conoscenza si fa più difficile”. Perché “tradurre la scienza in pratica – ha osservato la Papa – è ciò che rende veramente una categoria pienamente virtuosa”. Dalla diretta streaming di Perugia, ha sottolineato la consigliera dell’ONB “emerge, in maniera ancora più evidente, la figura strategica del biologo, pronto ad operare in team con gli altri rappresentanti delle professioni sanitarie (ma non solo con loro). E non più considerato, ormai, come semplice ausilio ma addirittura, grazie alle sue speciali competenze, generatore di informazioni e documentazioni che poi possono fungere da supporto per ottenere diagnosi efficienti e tempestive”. “Così come a Perugia – ha proseguito la consigliera dell’Ordine – sono molti, in questo momento, in tutta Italia, i Biologi impegnati, in ambito multidisciplinare, in un continuo ed intenso lavoro teso a tracciare l’identikit del coronavirus Covid-19 e di molti altri agenti eziologici. Un grazie speciale va dunque rivolto a ciascuno di loro auspicando che la ricerca possa assumere anche in Italia, un carattere sempre più determinante e riconosciuto, fondamentale per uno sviluppo sostenibile”. “E’ anche in occasioni infauste come quella che stiamo vivendo in questo tempo, con l’emergenza coronavirus, che spicca, in maniera netta, la forza della multidisciplinarietà, riconosciuta da tutti gli ordini professionali” ha quindi rimarcato la dott.ssa Papa, facendo riferimento alla necessità che “medicina, farmaceutica e biologia possano agire in risonanza tra loro così da costituire il principio base sul quale poggiare, poi, la salute pubblica insieme alle restanti professioni esercenti in sanità”.
Nota di cronaca: anche Conasfa, l’Associazione Nazionale Professionale Farmacisti Non Titolari, si è complimentata per l’organizzazione dell’evento ECM in streaming. “Vista l’emergenza sanitaria in atto, i tempi tecnici disponibili, per le informazioni scientifiche già in parte conosciute e in parte non conosciute, per la continua evoluzione di questa nuova epidemia e per le conoscenze tuttora in evoluzione riteniamo che lo sforzo abbia prodotto un ottimo risultato per migliorare la comprensione della situazione in cui stiamo vivendo sia dal punto vista professionale che umano. Il risultato crediamo abbia soddisfatto tutte le componenti professionali coinvolte” ha scritto, in una lettera indirizzata agli organizzatori, la presidente Silvera Ballerini.