Coronavirus, le indicazioni della Regione per chi è venuto in Toscana dalle zone a rischio epidemiologico

Emergenza coronavirus: nell’ordinanza numero 9 (del 9 marzo scorso) e 10 (del 10 marzo) il governatore della Toscana Enrico Rossi fissa chiari paletti nei confronti di chiunque abbia fatto ingresso nella regione (anche negli ultimi quattordici giorni), dopo avere soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nei loro confronti viene fatto obbligo di procedere all’isolamento fiduciario volontario dal giorno dell’ultima esposizione, comunicando tale circostanza, soprattutto in presenza di sintomi, se residente o domiciliati in Toscana, al proprio MMG o PLS, altrimenti al numero unico dell’Azienda USL di riferimento (Azienda USL Toscana Centro: 055/5454777; Azienda USL Toscana Nord Ovest 050/954444; Azienda USL Toscana SUD EST 800579579), attivo dalle ore 8.00 alle ore 20.00 e dalle 20.00 alle 8.00.
L’ordinanza è rivolta chiaramente alle migliaia di persone che negli ultimi giorni sono venute in Toscana dalla Lombardia e dalle province “rosse” del nord Italia.
Chi, scrive Rossi, “per motivi diversi da esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, arriva in Toscana, o ci sia arrivato negli ultimi quattordici giorni, dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, mette a rischio la salute della collettività e anche la propria, non avendo sul territorio toscano il proprio medico o pediatra di famiglia, figura che riveste un ruolo centrale nell’assistenza sanitaria garantita dal Servizio sanitario nazionale”.

La nuova ordinanza, la numero 10, stabilisce che le persone indicate sopra facciano rientro immediato al proprio domicilio, abitazione o residenza.

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