«I pazienti morti positivi hanno una età media di 80,3 anni e sono prevalentemente maschi. Le donne rappresentano il 25,8% del totale.
Le fasce di età più colpite sono quelle attorno ai 70 anni, con un picco tra gli 80 e gli 89 anni.
La letalità (numero di morti tra gli ammalati) è più elevata nelle persone oltre gli 80 anni
Tra i deceduti, la maggior parte era portatrice di più patologie croniche (46-47%). Solo due individui sembra non avessero malattie al momento del decesso, ma le loro cartelle cliniche devono ancora essere analizzate nel dettaglio. I sintomi più comuni registrati tra i defunti si confermano la dispnea e la febbre. Sono deceduti due pazienti di età inferiore ai 40 anni. Le analisi ci dicono che il primo soggetto, di 39 anni, fosse affetto di neoplasia, mentre il secondo, anch’egli 39enne, presentasse diabete, obesità e altri fattori di comorbilità.
L’età media di chi muore dopo aver acceduto al reparto di terapia intensiva è invece mediamente più bassa».
Sono queste le parole di Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità alla Conferenza stampa del 13 marzo 2020 del Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, sui dati relativi all’emergenza coronavirus.