L’olio extravergine fa bene al cervello

Roma, 17 marzo 2020 (Agonb) – Identificato il ruolo anti- invecchiamento neurale dell’idrossitirosolo. L’idrossitirosolo è un composto chimico vegetale presente nell’olio d’oliva sotto forma del suo estere con l’acido elenolico (oleuropeina). Ha forti proprietà antiossidanti e, insieme con l’oleocantale e l’oleuropeina è ritenuto responsabile delle proprietà benefiche della dieta mediterranea. L’idrossitirosolo e i polifenoli da olivo sono sostanze rientranti nel documento redatto dal Ministero della Salute “Altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico” e, in particolare, nell’elenco “Altre sostanze senza apporto massimo giornaliero definito”. L’EFSA (l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha approvato l’uso dell’idrossitirosolo/polifenoli da olivo come sostanze in grado di proteggere i lipidi presenti nel sangue dagli effetti nocivi dello stress ossidativo. Si precisa che, questa indicazione può essere autorizzata solo per gli oli di oliva che contengono almeno 5 mg di idrossitirosolo e i suoi derivati ogni 20 g di olio d’oliva. L’effetto benefico antiossidante si ottiene con l’assunzione giornaliera di 20 g di olio d’oliva. Una ricerca ha identificato il ruolo anti- invecchiamento neurale in vivo dell’idrossitirosolo, componente dell’olio extravergine d’oliva e presente in abbondanza anche negli scarti di lavorazione. Sono stati riscontrati particolari effetti benefici negli anziani. I risultati di tale studio sono stati pubblicati su Faseb Journal e dimostrati da una equipe di ricercatori del Cnr e dell’Università della Tuscia. Nel cervello dei mammiferi, in particolare nell’ippocampo, vengono prodotti nell’arco di tutta la vita nuovi neuroni. Questo processo, denominato neurogenesi, è indispensabile per la formazione della memoria episodica: i nuovi neuroni dell’ippocampo vengono generati a partire da cellule staminali e durante l’invecchiamento ha luogo un calo progressivo di entrambi, che è all’origine di una drastica riduzione della memoria episodica. L’idrossitirosolo ha forti capacità antiossidanti e protettive sulle cellule ed è noto che diversi fattori, tra i quali la dieta, sono in grado di stimolare la neurogenesi adulta. Un team di studiosi, guidati da Felice Tirone in collaborazione con Laura Micheli, Giorgio D’Andrea e Manuela Ceccarelli dell’Istituto di biochimica e biologia cellulare del Cnr, ha ora dimostrato in un modello animale anziano che, l’idrossitirosolo reverte il processo di invecchiamento neurale. Lo studio è pubblicato sulla rivista internazionale Faseb Journal. Il dott. Tirone ha spiegato che “L’assunzione orale di idrossitirosolo per un mese conserva in vita i nuovi neuroni prodotti durante tale periodo, sia nell’adulto che ancor più nell’anziano, nel quale stimola anche la proliferazione delle cellule staminali, dalle quali vengono generati i neuroni. Inoltre, l’idrossitirosolo, grazie alla sua attività antiossidante, riesce a “ripulire” le cellule nervose, perché porta anche ad una riduzione di alcuni marcatori dell’invecchiamento come le lipofuscine, accumuli di detriti nelle cellule neuronali”. “Abbiamo verificato”, riferisce la dott.ssa Micheli, “ grazie ad marcatore di attività neuronale (c-fos), che i nuovi neuroni prodotti in eccesso nell’anziano vengono effettivamente inseriti nei circuiti neuronali, indicando così che l’effetto dell’idrossitirosolo si traduce in un aumento di funzionalità dell’ippocampo. La dose assunta quotidianamente durante la sperimentazione equivale alle dosi che un uomo potrebbe assumere con una dieta arricchita e/o con integratori (circa 500 mg/die per persona)”. (Agonb) Pasquale Santilio 12:30.