Nei giorni scorsi le reti di monitoraggio della qualità dell’aria di molte agenzie ambientali del SNPA hanno registrato valori anomali, decisamente molto elevati, di PM10. Ad iniziare dalle regioni settentrionali più orientali (Friuli Venezia Giulia e Veneto) il 27 marzo, per poi interessare via via tutte le altre (Emilia-Romagna, Marche, Liguria, Piemonte, ecc.) sono stati registrati valori di PM10 ben al di sopra del doppio del valore limite giornaliero. Questo in un contesto apparentemente favorevole alla dispersione degli inquinanti e in presenza, nei giorni precedenti, di concentrazioni di PM10 molto ridotte. Per questo le agenzie ambientali hanno fatto verifiche approfondite. La causa più plausibile dell’aumento delle polveri è l’arrivo di aria densa di polveri sottili di origine non antropica, ma naturale (polveri desertiche), trasportata dalle correnti orientali.
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