Coronavirus e influenza “Spagnola”: un secolo fa la Pandemia che mise in ginocchio il mondo

La storia, si sa, è maestra di vita. E a vedere queste foto d’epoca, in bianco e nero, sembra che nulla sia cambiato: gente che va in giro in mascherina, file di lettini allestiti in ospedali da campo improvvisati. Accadeva cento anni fa, con la pandemia “Spagnola” che tra il 1918 ed il 1920, mietè milioni di vittime in ogni angolo del globo. Immagini tremendamente attuali, che rimandano alla situazione che stiamo vivendo oggi, con il mondo costretto, ancora una volta, a fare i conti con un’emergenza sanitaria globale: quella scatenata dal Covid 19. Intanto chiariamo subito una cosa: l’influenza spagnola non era originata dalla Spagna. Anzi, come il nuovo coronavirus, probabilmente anch’essa veniva dall’Asia (se non proprio dalla Cina), anche se alcune recenti scoperte sembrano propendere per la pista degli Stati Uniti. Però in Spagna, nazione non coinvolta dai combattimenti della Grande Guerra (che nel 1918 volgeva verso la fine), c’era maggiore libertà di stampa rispetto ai paesi martoriati dallo sforzo bellico, e se ne discuteva. Insomma: furono per primi i giornali iberici a parlare di questa letale influenza. Da qui, dunque, con il passare del tempo, l’appellativo di “spagnola”. Le vittime della pandemia, secondo alcune statistiche, furono più di 50 milioni: molte più dei soldati caduti in guerra. Un’ecatombe, superiore in percentuale, finanche alla spaventosa e tristemente famigerata “peste nera“. Certo, rispetto a queste cifre ed a quella situazione particolare, con i sistemi sanitari non ancora organizzati come oggi e centinaia di migliaia di soldati costretti a vivere ammassati nel fango delle trincee, in condizioni igieniche drammatiche (favorendo così, inevitabilmente, il contagio), il Covid-19, per fortuna, fa decisamente molti meno danni. Indubbiamente le situazioni sono profondamente diverse. Allora, come detto, c’era la guerra, la popolazione era meno organizzata rispetto a quella odierna, negli ospedali e nei laboratori non c’erano gli strumenti scientifici di cui siamo dotati noi oggi, ma come rimanere impassibili di fronte a certe istantanee che sembrano veramente scattate ieri?