Roma, 10 aprile 2020 (Agonb) – Da pochi giorni è stato pubblicato su Science Advances un lavoro dell’Istituto officina dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iom), in collaborazione con Cea-Leti e Università di Liegi, per studiare metodi efficaci per la costruzione di memorie cosiddette “non volatili”, utili a produrre computer o telefonini dall’accensione rapida. Attualmente si utilizzano per lo più memorie RAM volatili, che necessitano di alimentazione e si cancellano una volta spente. Le memorie non volatili, invece mantengono l’informazione anche senza alimentazione, rendendo quasi immediata la procedura di accensione. Per rendere ciò possibile bisogna studiare la composizione chimico-atomica dei materiali che ne costituiscono i due elementi: l’elemento di selezione e la cella di stoccaggio. La collaborazione tra Cnr-Iom e Leti riguarda entrambi gli aspetti e lo studio è incentrato sul materiale da usare per produrre elementi di selezione più affidabili. Il gruppo del Cea-Leti ha trovato la composizione ottimale del materiale. Per capire la ragione per cui tale composizione risulti la migliore, i ricercatori hanno usato la linea di luce di sincrotrone del Cnr “Lisa” presso l’Esrf di Grenoble. (Agonb) Mmo 9:00.