Covid-19, laboratori “cercasi” per test sierologici: l’ONB scrive alla Regione Sicilia

11 Aprile 2020

L’ONB si schiera al fianco dei Biologi laboratoristi della Sicilia. E’ notizia di queste ore la pubblicazione di un avviso d’indagine di mercato, da parte del Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana, finalizzato all’individuazione di laboratori in grado di svolgere un numero elevato di indagini sierologiche (almeno 5.000 a settimana) per la ricerca anticorpale per SARS-CoV-2, responsabile del COVID-19. Tuttavia, l’avviso, secondo l’Ordine nazionale dei Biologi, presenta alcune criticità. Ad esempio, la previsione per cui soltanto i laboratori in possesso di strumentazioni Maglumi o compatibili possono effettuare i test; la previsione per cui i test possano essere svolti solo su soggetti indicati dalle Aziende Sanitarie e, infine, il termine estremamente ristretto, per la presentazione della manifestazione di disponibilità (14 aprile), di fatto assorbito dalle festività pasquali. Da qui la lettera che la presidenza dell’Ordine Nazionale dei Biologi ha inviato all’attenzione del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dell’Assessore regionale della Salute Ruggero Razza e del Dirigente Generale DASOE M.L. Di Liberti. “L’interesse della Regione Sicilia – si legge nella lettera firmata dal presidente Vincenzo D’Anna – dovrebbe essere quello di avere il maggior numero possibile di laboratori in grado di effettuare gli esami, ovviamente con le caratteristiche minime di qualità che la situazione impone”. “Prevedere una dead line così ravvicinata, superata la quale anche strutture di altissimo livello non potrebbero più offrire il proprio contributo ad arginare l’emergenza, lascia molte perplessità” è la riflessione. L’obiettivo che si intende perseguire, infatti, “potrebbe essere raggiunto in maniera più efficace consentendo ai laboratori di offrire la propria disponibilità anche oltre le 12.00 del 14 aprile 2020, se del caso avviando, nelle more, l’esecuzione dei test nei laboratori che, via via, manifesteranno la propria disponibilità”. “Nel sottolineare che lo spirito dell’Ordine nazionale dei Biologi è quello di offrire un contributo per il conseguimento dell’obiettivo comune di arginare la diffusione del SARS-COV-2, si auspica in una attenta valutazione delle suesposte brevi osservazioni” conclude la missiva.