Emergenza coronavirus, laboratori “cercasi” per test sierologici: arriva la risposta della Regione Sicilia. Nei giorni scorsi l’Ordine Nazionale dei Biologi èsceso in campo al fianco dei Biologi laboratoristi della Sicilia. Tutto è nato dalla notizia di pubblicazione di un avviso d’indagine di mercato, da parte del Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana, finalizzato all’individuazione di laboratori in grado di svolgere un numero elevato di indagini sierologiche (almeno 5.000 a settimana) per la ricerca anticorpale per SARS-CoV-2, responsabile del COVID-19. Ebbene, con una lettera, inviata all’attenzione del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dell’Assessore regionale della Salute Ruggero Razza e del Dirigente Generale DASOE M.L. Di Liberti, l’ONB ha sottolineato la presenza di alcune criticità in quell’avviso di mercato. Ad esempio, la previsione per cui soltanto i laboratori in possesso di strumentazioni Maglumi o compatibili avrebbero potuto effettuare i test; la previsione per cui i test avrebbero potuto essere svolti solo su soggetti indicati dalle Aziende Sanitarie e, infine, il termine estremamente ristretto individuato per la presentazione della manifestazione di disponibilità, indicato nel 14 aprile e di fatto “assorbito” dalle festività pasquali. Alla lettera dell’Ordine dei Biologi ha risposto in tempi brevi l’Assessorato regionale della Salute con una nota di chiarimenti, la n. 17909 del 14.04.2020 (avente ad oggetto, appunto, il “Fabbisogno materiali per indagini sierologiche per la ricerca anticorporale per SARS-CoV-2 in chemiluminescenza o metodiche affini“) che pubblichiamo in allegato. L’Assessorato chiede alle strutture laboratoristiche di prendere visione di questa nota e di comunicare il loro eventuale interesse entro e non oltre le ore 12 del giorno 16.04.2020, tramite e-mail all’indirizzo crq.sicilia@regione.sicilia.it, rispondendo a quanto richiesto nel documento.
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