Scienziati dell’Institute of Human Virology (IHV) dell’Università del Maryland guidati da Robert C. Gallo e Davide Zella insieme a Massimo Ciccozzi e Silvia Angeletti dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e in collaborazione con Area Science Park di Trieste guidati da Rudy Ippodrino e Bruna Marini hanno individuato una nuova mutazione del virus SARS-Cov-2, relativa a ceppi virali presenti in pazienti europei e del nord America. In particolare, lo studio ha rilevato come la mutazione sia molto frequente nei ceppi analizzati in Europa e nord America, mentre risulta assente nei ceppi asiatici.