Un virus mai visto, che ha colto impreparato tutto il mondo e costretto a nuove abitudini di vita, a procedure di emergenza e a una corsa per condividere le conoscenze attraverso mappe genetiche e per cercare, tra vecchi farmaci, qualcosa che funzionasse. Lo scrive il portale DottNet, sottolineando come le avvisaglie c’erano state osservando quanto stava accadendo in Cina, ma il 20 febbraio scorso il “paziente 1″ dell’infezione da virus SarsCoV2 ha segnato in Italia l’inizio di qualcosa di radicalmente nuovo. In due mesi, prosegue il servizio, abbiamo imparato molto, ma c’è molto che non sappiamo ancora. “Abbiamo imparato che forse il nuovo coronavirus è arrivato da noi prima che lo sospettassimo“, osserva il direttore dell’Istituto Mario Negri, Giuseppe Remuzzi.