«I principi indicati dalla Commissione Europea sono perfettamente in linea con le indicazioni contenute nel parere – di cui è stato relatore il Garante italiano – reso dall’Edpb, il Comitato che riunisce le Autorità garanti europee, due giorni fa alla stessa Commissione. La Commissione, in particolare, indica come preferibili app basate sulla volontaria adesione del singolo e su sistemi di prossimità, come il bluetooth, in quanto maggiormente selettivi e, dunque, di minore impatto sulla privacy». È quanto dichiara in una nota il Presidente dell’Autorità garante per la privacy Antonello Soro.