Un altro modello utile oltre a quello diffuso oggi dall’Ossservatorio della sanità regionale della Cattolica, per chi dovrà decidere come operare per l’allentamento del lockdown è quello messo a punto dalla Fondazione Gimbe, diffuso anch’esso oggi. “La fase 2 – spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – deve essere guidata da criteri scientifici oggettivi condivisi tra Governo, Regioni ed enti locali, tenendo in considerazione i rischi legati a cinque variabili: attività produttive, libertà individuali, mezzi di trasporto, rischio di specifici sottogruppi di popolazione in relazione all’età e patologie concomitanti ed evoluzione del contagio nelle diverse aree geografiche”.