L’indice Rt, che misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva, già dal 6 aprile si attestava mediamente a un valore tra 0,2 e 0,7, considerando l’intero Paese. Lo scrive la rividta mensile PS (“Panorama della Sanità“) citando i modelli matematici elaborati dall’Iss (Istituto superiore di sanità) e dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento, presentati durante la conferenza stampa di approfondimento epidemiologico. “Questo indice – spiega l’Iss – rappresenta il numero medio delle infezioni prodotte da ciascun individuo infetto dopo l’applicazione delle misure di contenimento dell’epidemia stessa. Lo schema riporta il valore di Rt nelle diverse Regioni italiane, escludendo quelle per cui il dato non è considerato sufficientemente stabile”.