Roma, 4 maggio 2020 (Agonb) – Se un virus penetra in una cellula, il sistema immunitario reagisce immediatamente e produce l’interferone, proteina che attiva centinaia di meccanismi di difesa in tutte le cellule circostanti, che possono inibire vari passaggi nella replicazione del virus. Anche se i geni stimolati da interferoni (ISGs) formano la spina dorsale del sistema immunitario innato, solo per alcuni di essi sono noti i meccanismi di azione.
Il gene stimolato dall’interferone C19orf66 svolge un ruolo importante nella difesa contro il virus dell’epatite C: un gruppo di ricerca della Ruhr-Universität Bochum guidato da Eike Steinmann (Dipartimento di virologia molecolare e medica) ne ha ora studiato il funzionamento, dimostrando che il gene interrompe la formazione del meccanismo di replicazione virale. Lo studio, pubblicato sul Journal of Hepatology, ha dimostrato che la produzione di C19orf66 aumenta nei pazienti con epatite C, che il virus si replica molto più lentamente nelle cellule che contengono molto C19orf66 e che il gene inibisce la replicazione del virus. (Agonb) Cdm 13:00.