Gli studi sulle malattie infettive sono stati limitati dalla mancanza di modelli che riproducano la normale fisiologia e patologia cellulare. Lo sviluppo dei modelli organotipici ha spianato la strada verso ulteriori studi sulle infezioni virali e sulle interazioni ospite-virus. Ad esempio, gli organoidi intestinali umani sono stati utilizzati in modo efficiente per studiare molti virus, come rotavirus, norovirus, enterovirus 71 e adenovirus umano.
L’articolo in inglese su Thelancet.com