L’Equo compenso è legge in Toscana, prima regione in Italia ad aver adottato, due anni fa (nel 2018), una delibera in materia diventata successivamente proposta di legge della giunta e da ieri, con il via libera del Consiglio regionale, una norma a tutti gli effetti. Si tratta di una legge sul giusto compenso delle prestazioni erogate dai professionisti nei confronti sia della pubblica amministrazione che dei privati, elaborata in sinergia con la Commissione regionale dei soggetti professionali, di cui fa parte anche la dr.ssa Stefania Papa, consigliera e delegata regionale per Toscana e l’Umbria dell’Ordine Nazionale dei Biologi.
“Con la norma approvata – ha commentato l’assessore alla presidenza della Toscana Vittorio Bugli, che aveva presentato in giunta la proposta assieme al governatore Rossi – sarà rafforzato il divieto di prevedere corrispettivi costituiti da forme di sponsorizzazione o da mero rimborso delle spese sostenute.
Non sarà consentito il ricorso a criteri di valutazione delle offerte che alterino l’equilibrio tra le prestazioni professionali rese e il compenso riconosciuto e ai professionisti dovranno essere riconosciuti compensi proporzionati alle prestazioni fornite, con tempi di pagamento certi”. Le prestazioni dovranno insomma essere remunerate in proporzione alla quantità, alla qualità e al contenuto, sulla base di parametri prefissati con decreti ministeriali e relativi alle varie professioni. In assenza di specifici parametri, il compenso sarà determinato riferendosi a prestazioni similari (anche se rese da categorie professionali diverse).
Gli uffici preposti del Consiglio regionale stanno provvedendo alla revisione degli emendamenti per la pubblicazione del testo di legge definitivo. Testo che, appena pronto, sarà pubblicato e reso disponibile sul sito di questa Delegazione.
Fonte: Ufficio Stampa Regione Toscana