“Il Governo abbuona la formazione professionale obbligatoria per l’anno in corso a medici, infermieri e farmacisti, ma dimentica ancora una volta i biologi”. Lo denuncia, in una nota, il presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, Vincenzo D’Anna.
“Già esclusi – spiega D’Anna – dai benefici economici previsti dal Decreto legge Cura Italia e dagli stanziamenti delle borse per le scuole di specializzazione, siamo stati nuovamente dimenticati nel maxi-emendamento al Decreto Scuola con il quale si intendono già maturati, per l’anno in corso, i 50 crediti formativi obbligatori ECM (Educazione Continua in Medicina) per le professioni dei medici, degli infermieri e dei farmacisti”.
Considerato che nelle strutture sanitarie svolgono un ruolo decisivo anche gli iscritti all’Ordine dei Biologi, che hanno isolato il virus SARS-CoV-2 e che analizzano quotidianamente i tamponi per intercettare i soggetti infetti, D’Anna rivolge “un appello al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e al ministro della Salute, Roberto Speranza, affinché si ponga riparo a questa reiterata discriminazione. Fino a quando non saranno adottati provvedimenti volti a garantire la pari opportunità tra i professionisti della sanità, risulterà pleonastica la mia partecipazione alla Consulta delle professioni sanitarie presso il Ministero della Salute”.
RASSEGNA STAMPA
DL SCUOLA. BIOLOGI: DIMENTICATI ANCORA UNA VOLTA, BASTA DISCRIMINAZIONI D’ANNA: PROVVEDIMENTI O MIA PARTECIPAZIONE A CONSULTA SARÀ PLEONASTICA (DIRE) Roma, 29 mag. – “Il Governo abbuona la formazione professionale obbligatoria per l’anno in corso a medici, infermieri e farmacisti, ma dimentica ancora una volta i biologi”. Lo denuncia, in una nota, il presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, Vincenzo D’Anna. “Gia’ esclusi- spiega D’Anna- dai benefici economici previsti dal Decreto legge Cura Italia e dagli stanziamenti delle borse per le scuole di specializzazione, siamo stati nuovamente dimenticati nel maxi-emendamento al Decreto Scuola con il quale si intendono gia’ maturati, per l’anno in corso, i 50 crediti formativi obbligatori ECM (Educazione Continua in Medicina) per le professioni dei medici, degli infermieri e dei farmacisti”. Considerato che “nelle strutture sanitarie svolgono un ruolo decisivo anche gli iscritti all’Ordine dei Biologi, che hanno isolato il virus SARS-CoV-2 e che analizzano quotidianamente i tamponi per intercettare i soggetti infetti”, D’Anna rivolge “un appello al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e al ministro della Salute, Roberto Speranza, affinche’ si ponga riparo a questa reiterata discriminazione. Fino a quando non saranno adottati provvedimenti volti a garantire la pari opportunita’ tra i professionisti della sanita’, risultera’ pleonastica la mia partecipazione alla Consulta delle professioni sanitarie presso il Ministero della Salute”, conclude D’Anna. (Red/ Dire) 17:11 29-05-20 NNNN
Scuola: Ordine biologi, ancora una volta dimenticati
ZCZC6527/SXA XSP14047_SXA_QBXB R CRO S0A QBXB Scuola: Ordine biologi, ancora una volta dimenticati Governo abbuona formazione a medici, ma non a noi (ANSA) – ROMA, 29 MAG – Nel decreto scuola biologi ancora una volta dimenticati, questa la denuncia dell’Ordine. “Il Governo – scrive in una nota il presidente dell’Ordine Vincenzo D’Anna – abbuona la formazione professionale obbligatoria per l’anno in corso a medici, infermieri e farmacisti, ma dimentica ancora una volta i biologi”. “Gia’ esclusi – spiega D’Anna – dai benefici economici previsti dal Decreto legge Cura Italia e dagli stanziamenti delle borse per le scuole di specializzazione, siamo stati nuovamente dimenticati nel maxi-emendamento al Decreto Scuola con il quale si intendono gia’ maturati, per l’anno in corso, i 50 crediti formativi obbligatori Ecm (Educazione Continua in Medicina) per le professioni dei medici, degli infermieri e dei farmacisti”. “Considerato che – si legge ancora nella nota del presidente dell’Ordine dei biologi – nelle strutture sanitarie svolgono un ruolo decisivo anche gli iscritti all’Ordine dei biologi, che hanno isolato il virus SARS-CoV-2 e che analizzano quotidianamente i tamponi per intercettare i soggetti infetti”, D’Anna rivolge “un appello al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e al ministro della Salute, Roberto Speranza, affinche’ si ponga riparo a questa reiterata discriminazione”. “Fino a quando – conclude – non saranno adottati provvedimenti volti a garantire la pari opportunita’ tra i professionisti della sanita’, risultera’ pleonastica la mia partecipazione alla Consulta delle professioni sanitarie presso il Ministero della Salute”.(ANSA). Y09-SAM 29-MAG-20 18:29 NNNN
I biologi, esclusi dalla norma, si ritirano per protesta dalla Consulta delle professioni sanitarie
VENERDÌ 29 MAGGIO 2020 18.38.15
Dl Scuola, Biologi: ancora una volta dimenticati
Dl Scuola, Biologi: ancora una volta dimenticati D’Anna ritira la rappresentanza dal tavolo ministeriale Roma, 29 mag. (askanews) – “Il Governo abbuona la formazione professionale obbligatoria per l’anno in corso a medici, infermieri e farmacisti, ma dimentica ancora una volta i biologi”. Lo denuncia, in una nota, il presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, Vincenzo D’Anna. “Già esclusi – spiega D’Anna – dai benefici economici previsti dal Decreto legge Cura Italia e dagli stanziamenti delle borse per le scuole di specializzazione, siamo stati nuovamente dimenticati nel maxi-emendamento al Decreto Scuola con il quale si intendono già maturati, per l’anno in corso, i 50 crediti formativi obbligatori ECM (Educazione Continua in Medicina) per le professioni dei medici, degli infermieri e dei farmacisti”. Considerato che nelle strutture sanitarie svolgono un ruolo decisivo anche gli iscritti all’Ordine dei Biologi, che hanno isolato il virus SARS-CoV-2 e che analizzano quotidianamente i tamponi per intercettare i soggetti infetti, D’Anna rivolge “un appello al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e al ministro della Salute, Roberto Speranza, affinché si ponga riparo a questa reiterata discriminazione. Fino a quando non saranno adottati provvedimenti volti a garantire la pari opportunità tra i professionisti della sanità, risulterà pleonastica la mia partecipazione alla Consulta delle professioni sanitarie presso il Ministero della Salute”. Red/Cro 20200529T183803Z