Lettera indirizzata al Ministro della Salute, Roberto Speranza, sottoscritta dai rappresentanti degli Ordini che fanno parte delle professioni sanitarie nella quale chiedono che venga equiparato, per tutti i firmatari, l’abbuono dei crediti ECM per l’anno 2020 stabilito per la categoria dei medici e degli infermieri.
Pregiatissimo Ministro,
nella riunione della Consulta permanente delle Professioni Sanitarie e Socio-sanitarie del 28 maggio, da Lei presieduta, si è convenuto sulla necessità di ritenere assolto l’onere formativo di 50 crediti ECM relativo all’anno 2020 in relazione all’impegno dei professionisti sanitari e sociali nella pandemia considerando altresì lo specifico sistema di formazione continua degli assistenti sociali.
Questo relativamente a tutte le professioni della salute ed a prescindere dalla posizione di dipendenti, convenzionati o liberi professionisti.
Purtroppo nella stessa giornata il Senato approvava, nell’ambito del Decreto Scuola, un emendamento che prevede tale riconoscimento solo per alcune professioni sanitarie (medici, odontoiatri, infermieri e farmacisti), escludendo tutte le altre.
Tale norma crea una discriminazione incomprensibile ed inaccettabile, vista la motivazione che è alla base del provvedimento. Tutte le Professioni Sanitarie e Socio-sanitarie, ciascuna nel proprio ruolo, competenze ed ambito, sono state e sono impegnate di fronte alla pandemia, sia operativamente sia in una indispensabile azione di aggiornamento relativamente ai problemi e temi di questa emergenza e delle sue conseguenze.
Chiediamo quindi, attraverso Lei, al Governo e al Parlamento, di correggere tale previsione parziale e discriminante, stabilendo tale riconoscimento per tutte le professioni.
Cordialmente.
Documento firmato da tutti i rappresentanti degli Ordini sottoscrittori