Roma, 13 giugno 2020 (Agonb) – Più della metà delle acque dei fiumi e dei laghi italiani è chimicamente inquinata. Lo afferma l’associazione ambientalista basandosi sui dati del registro europeo degli inquinanti E-Prtr (European Pollutant Release and Transfer Register). Per Legambiente circa il 60% delle acque di fiumi e laghi non è in buono stato e non sono adeguatamente protette. I problemi principali sono la presenza di pesticidi, antibiotici, microplastiche e composti chimici vari che inquinano anche le falde sotterranee. «La corretta gestione e la cura dell’acqua devono essere una priorità del Paese – sostiene l’associazione – e una parte considerevole dei mille miliardi di euro stanziati dall’Ue per le politiche ambientali e climatiche dovrebbe finanziare il Green New Deal italiano per favorire il recupero dei ritardi infrastrutturali, l’adeguamento ed efficientamento degli impianti di depurazione e della rete fognaria e degli acquedotti, gli interventi di riduzione del rischio idrogeologico». (Agonb) Gta 9:00.