Ricerca sull’intestino scava a fondo nei problemi dell’obesità

Roma, 20 giugno 2020 (Agonb) – La capacità di rilevamento dei nutrienti delle cellule enterocromaffini (cellule EC) – che rivestono il tratto gastrointestinale e sono la fonte di quasi tutta la serotonina nel corpo – cambiano sotto l’influenza di “diete grasse” indotte da obesità e malattie metaboliche. La scoperta porta la firma di Alyce Martin, membro di un gruppo di ricerca della Flinders University sotto la supervisione di Damien Keating, ed è pubblicata sulla rivista Neurogastroenterology & Motility.

La ricerca offre nuove intuizioni sui meccanismi attraverso i quali si verificano cambiamenti funzionali alle cellule EC, che possono contribuire all’alterazione della serotonina osservata in soggetti con obesità e malattie metaboliche e in disturbi gastrointestinali associati come gastroparesi e nausea: la serotonina circolante e il numero di cellule duodenali EC risultano aumentati negli esseri umani obesi, anche se non ne sono ancora conosciute le cause.

L’attuale lavoro aggiuntivo condotto dai ricercatori della Flinders riguarda il modo in cui la serotonina delle cellule EC influenza la motilità intestinale, esaminando anche il modo in cui queste cellule rispondono alla stimolazione meccanica e comunicano con i neuroni nell’intestino come parte dell’asse intestino-cervello. (Agonb) Cdm 14:30.