L’Agenzia europea per l’ambiente (EEA) e lo Swiss Federal Office for the Environment (FOEN) hanno pubblicato un nuovo rapporto congiunto dal titolo “L’Europa vive entro i limiti del nostro pianeta?“. Nel report si individuano nove processi che regolano la stabilità e la resilienza del sistema terrestre: i “sistemi di supporto vitale della Terra“. Il quadro propone limiti planetari quantitativi precauzionali entro i quali l’umanità può continuare a svilupparsi e prosperare, definendolo come uno “spazio operativo sicuro”. Oltrepassare questi confini, secondo lo studio, incrementa il rischio di generare cambiamenti ambientali improvvisi o irreversibili su larga scala che potrebbero trasformare il sistema Terra in modo dannoso per lo sviluppo umano. La stima più recente suggerisce che quattro processi del sistema terrestre – cambiamento climatico, integrità della biosfera, cambiamento del sistema terrestre e cicli biogeochimici – si trovano in una zona di rischio crescente che potrebbe innescare cambiamenti fondamentali e indesiderabili del sistema terrestre. Il rapporto, quindi, cerca di rispondere a due domande chiave relative alle ambizioni di sostenibilità a lungo termine dell’Europa: come definire uno “spazio operativo sicuro” per l’Europa dove tutta l’umanità può continuare a svilupparsi e prosperare e se l’impronta ambientale dell’Europa sia attualmente più piccola o più grande del suo “spazio operativo sicuro”.
“E’ fondamentale, come evidenzia lo studio congiunto dell’Eea e del Foen, capire e governare processi che regolano la stabilità e la resilienza del sistema terrestre” ha dichiarato Alberto Spanò consigliere ONB.