Roma, 27 giugno 2020 (AgOnb) – Come fa un topo a distinguere un odore dall’altro? Il metodo con cui il cervello dei mammiferi è in grado di comprendere gli odori da altri differenti è stato recentemente decodificato dai ricercatori della NYU Grossman School of Medicine e della NYU Langone Health. Sembra che l’unicità degli odori sia dovuta dai tempi e dall’attivazione dei glomerili, cellule che rivestono il naso e inviano segnali elettrici a bulbo olfattivo e neuroni cerebrali. Grazie all’uso di una tecnica chiamata optogenetica i ricercatori sono stati in grado di intercettare per la prima volta la cosiddetta firma elettrica percepita come odore nel centro dell’elaborazione dell’olfatto dei topi. Si tratta di un segnale elettrico che può essere trasmesso anche quando l’odore non viene percepito attraverso il naso. «I nostri risultati identificano per la prima volta un codice per il modo in cui il cervello converte le informazioni sensoriali in percezione di qualcosa, in questo caso un odore. Questo ci avvicina a rispondere alla domanda di lunga data nel nostro campo di come il cervello estrae informazioni sensoriali per evocare il comportamento» spiegano gli scienziati. (AgOnb) Gta 13:30