Roma, 29 giugno 2020 (AgOnb) – Il mondo soffre sempre di più per il problema della desertificazione e circa il 20% delle terre emerse in futuro potrebbe trasformarsi, a causa del surriscaldamento, in un terreno arido e inospitale per la vita. Nella ricerca di soluzioni a questo problema il Marocco sta pensando di “cacciare” nuvole e nebbia per ottenere più acqua. Questo Paese, che soffre per l’avanzata della desertificazione, sta sperimentando nel Marocco meridionale ai piedi della catena dell’Anti Atlante un metodo, in collaborazione con una ditta tedesca, un sistema per catturare e far condensare il vapore acqueo che compone nebbia e nuvole basse e che avvolge le pendici del monte Boutmezguida. Vengono usate enormi reti a maglia stretta sulle quali nebbia e nuvole si condensano: l’acqua viene convogliata in un sistema di canali e poi raccolta in cisterne che approvvigionano i villaggi della vallata. In questo modo le popolazioni locali sperano di raggiungere l’autosufficienza e sviluppare una esperienza da portare anche in altre zone a rischio desertificazione. (AgOnb) Gta 13:30